Amantea, l’ingegnere Pileggi e la manutenzione del Porto turistico

L’amministrazione comunale di Amantea aveva proceduto con la determina del 23 marzo 2016 – sindaco Monica Sabatino, espressione diretta del Pd e di Madame Fifì – ad approvare il progetto di messa in sicurezza e manutenzione del Porto turistico. Un impegno di spesa per i lavori relativi all’apertura dell’imboccatura di cinquantamila euro.

Nell’atto del Comune si faceva presente che “il responsabile della struttura portuale ha segnalato che l’imboccatura del porto turistico è ostruita e che, di fatto, non permette I’uscita e l’entrata delle imbarcazione che risultano ormeggiate all’interno”. Una questione che si è ripetuta puntualmente diverse volte. L’imboccatura del porto turistico si ostruisce, spesso nel periodo invernale, e successivamente si rende necessario effettuare i lavori di disostruzione dell’ingresso della struttura. Della serie: almeno un appalto – cioè una cinquantamila – all’anno.

La Capitaneria di Porto, fra l’altro, come si apprendeva dalla determina, aveva proceduto all’ordinanza di chiusura della struttura per l’ostruzione dell’imboccatura e quindi per motivi di sicurezza.

Il Comune aveva valutato che “la chiusura della struttura crea danno all’Ente per la possibilità di rivalsa da parte degli ormeggiatori; costituisce un danno ai pescatori per quanto riguardo l’attività di pesca, loro unica fonte di sostentamento; non depone favorevolmente all’immagine della città”.

A tal fine, era stato redatto un progetto esecutivo dell’intervento da realizzare costituito da elaborati grafici, computo metrico e capitolato a firma del responsabile del settore demanio. Per l’ente era necessario “doversi procedere all’approvazione del progetto ed al relativo impegno di spesa per rendere operativo l’intervento e quindi la possibilità a contrarre”.

La delibera del consiglio comunale numero 30 del 11 giugno 2007, prevede che possono essere affidati in economia i servizi di manutenzione e riparazione, nonché quelli attinenti alla pulizia degli edifici e gestione e proprietà immobiliari, sino all’importo di 50.000 euro.

Il Progetto di messa in sicurezza del porto turistico era costituito da vari elaborati: relazione tecnica con gli elaborati grafici, computo metrico e stima, capitolato speciale d’appalto e schema lettera d’invito per una spesa da impegnare di 50.000 euro iva compresa e relativi oneri riflessi.

Direttore dei lavori era stato nominato l’ingegnere Domenico Pileggi, già progettista dell’intervento. La spesa per la realizzazione dell’opera trovava la necessaria copertura finanziaria all’interno delle somme di cui al finanziamento comunale. La modalità di scelta del contraente è quella della procedura negoziata mediante cottimo fiduciario, in quanto la spesa rientra nei limiti stabiliti dalla normativa in merito. E qualcosa evidentemente non è andata per il verso giusto se è vero, com’è vero, che Domenico Pileggi stamattina è stato arrestato. In particolare, i cottimi fiduciari andavano sempre e comunque alla cooperativa “Gente di mare” di Gregorio Bruno, per la quale è facile reperire in rete tutte le corpose liquidazioni degli affidamenti diretti.

Ricapitolando: finte partecipazioni alle gare d’appalto e servizi affidati senza ricorrere al mercato informatico. “Emblematica – come riferito in conferenza stampa dagli inquirenti – la gestione del porto cittadino di Amantea, dato in affidamento previo accordo e la cui offerta sarebbe stata visionata dalla ditta rivale che, per salvare le apparenze, ha fatto pervenire la sua offerta quando i termini erano già scaduti”.

Nel corso degli anni, il M5S, attraverso la consigliera Menichino, aveva chiesto la rimozione dall’incarico di Responsabile del Settore Manutentivo dell’ingegnere Domenico Pileggi, già indagato in merito alle vicende del Porto Turistico di Amantea, e la valutazione della possibilità per l’Ente di costituirsi civilmente, quale parte lesa nella vicenda. Tuttavia l’Amministrazione Sabatino senza rilevare alcun “conflitto di interessi” rispetto ai presunti reati penali, con una delibera comunale accordava a Pileggi la copertura delle spese legali. Pileggi, infatti, figurava tra gli indagati dell’inchiesta relativa al 2014 per una serie di irregolarità culminata con il sequestro del porto di Amantea.

Successivamente, Pileggi passava in servizio al Comune di Rizziconi, presagendo probabilmente la svolta delle indagini della procura di Paola.