Cosenza, emergenza profughi: Oliverio, non rinnegare questa foto

Nonostante i continui e reiterati attacchi politici, sempre giustificati dalle tue cattive azioni, che il nostro giornale ti ha sempre “riservato”, anche noi, mettendo tutto da parte, c’eravamo commossi di fronte alla foto che ti ritraeva davanti al feretro di Soumaila Sacko per l’estremo saluto. Abbiamo pensato: tutto sommato Oliverio è capace anche di umanità. E il gesto, seppur “dovuto”, ci era parso sincero.

Ma come sempre era tutta retorica. Una cinica strumentalizzazione della morte di un povero ragazzo per fini propagandistici. Perché l’umanità uno o ce l’ha sempre, oppure non ce l’ha mai. Non si può essere umani solo davanti ai fotografi e alle telecamere.

Diciamo questo perché l’umanità di Palla Palla è durata il tempo dello scatto del fotografo. Infatti ieri sera diversi esponenti del comitato Prendocasa, insieme a molti dei profughi che rischiano di finire per strada a Cosenza, hanno provato a parlarci, a margine del solito inutile e palloso convegno della Cgil, per esporgli il grave problema dello sgombero di via Savoia. Ma Palla Palla non aveva tempo di ascoltare i loro problemi. Così l’incontro si è limitato a qualche minuto, ovvero il tratto di strada che lo separava dai locali della Cgil, alla sua macchina. Qualche metro fatto di corsa e con risposte del tipo: “chiamatemi che ne parliamo” magari dopo l’estate quando saranno già per strada da qualche mese. Questo è il massimo che è riuscito a fare Oliverio. Ed è proprio in quel suo percorrere velocemente quei pochi metri, pur di non parlare con i profughi, che è racchiusa, e si misura, tutta la sua umanità: non sprecare tempo con i morti di fame che non portano né voti né guagna, perciò vanno liquidati velocemente. Che poi è la metafora della sua vita politica: scappare sempre di fronte i problemi.

Peccato, per un attimo avevamo pensato che anche dentro il petto di Palla Palla potesse battere un cuore, ma ci siamo sbagliati, l’unica cosa che sa far battere Oliverio è la cassa. Quella dove ci sono i denari.