Amantea – Avvisi di garanzia in Comune, Neapolis in difficoltà
Notizia di ieri ma diffusa solo oggi quella riguardante gli avvisi di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica di Paola in relazione alla già nota vicenda della “discarica a cielo aperto” dell’ex Pretura. Pare che gli avvisi di garanzia sono due per adesso e si riferiscono ad una dipendente comunale – Zaccaro – colpevole dell’omessa vigilanza dell’area e di un “volontario civico” – Sergio Guido (padre dell’attuale presidente del Consiglio in carica) – che ha sversato ed accumulato nel corso del mandato di questa Amministrazione detriti e rifiuti di ogni genere in barba a qualsiasi legge e regolamento.
La vicenda, triste per molti versi, è nata dalle dichiarazione del consigliere comunale Mannarino agli inquirenti, di cui abbiamo già dato divulgazione il mese scorso e pone una lente di ingrandimento notevole sulle attività di questa Amministrazione capeggiata dal “sindachiello” Pellegrino con i complici Osso e Socievolem i quali, nel corso della campagna elettorale, hanno sciorinato dai palchi parole su parole in riferimento alla “legalità” che Amantea doveva seguire, ma che loro proprio non riescono a seguire non solo sui rifiuti quanto su tante altre situazioni ad oggi attenzionate dalla Procura della Repubblica e probabilmente anche dalla Distrettuale Antimafia di Catanzaro a seguito di alcune dichiarazioni riferite a voti in cambio di appoggio politico elettorale.
Amantea non è nuova a queste situazione ed il che fa riflettere molto la Città in questi giorni poiché tanto ha voluto la comunità questa amministrazione perché sembrava diversa da quelle precedenti ma nei fatti e nei contenuti si sta dimostrando perfettamente in linea con quella “vecchia politica” che proprio loro hanno additato come male assoluto di Amantea.
Non solo: pare che questi primi due avvisi di garanzia, su cui ci auguriamo una rapida soluzione nell’interesse degli indagati, abbiano generato una sorta di frenesia sia tra i dipendenti comunali (oramai vessati dal padre padrone del “sindachiello” che comunica solo tramite pec con i dipendenti e tramite il suo segugio da riporto Osso il quale minaccia sempre più i dipendenti di azioni disciplinari) e tra la stessa maggioranza ormai ostaggio delle bugie che ha raccontato in Città tramite Arturo Suriano che minaccia, osteggia, e prende di petto ogni oppositore democratico e che va narrando in giro che “senza di lui questa maggioranza va a casa”… E inoltre che ci sarebbe “un disegno oscuro tra massoneria, poteri forti e chiesa (!!!)” per abbattere Neapolis (manca solo l’FBI, il KGB e la CIA per farla completa).
La città si interroga e si chiede anche soprattutto come è possibile che l’indagato Guido nonostante l’avviso di garanzia continui a svolgere attività per l’Amministrazione proprio in quel settore dove risulta indagato, e quindi con spregiudicatezza continui imperterrito a “decidere in nome e per conto dell’assessore al ramo Vetere” ormai emarginato dalla sua stessa maggioranza perché indigesto al fido Osso.
La città si interroga, un brusio sempre più forte risale le strade di Amantea, chiedendo con insistenza una alternativa credibile a questa armata Brancaleone che sta riducendo la città a zerbino nel comprensorio e dove nessuna associazione presente in città prende il coraggio di attivarsi per il bene della comunità. Ad Amantea c’è molto timore nel parlare tra i commercianti, le associazioni, le imprese perché questa Amministrazione ha messo la censura a tutti come nei peggiori regimi totalitari.