Amantea. Cosa c’è dietro il clamoroso sequestro del “Principe Abusivo”?

Che il “Principe è abusivo” nessun dubbio ma che il “sindachiello è vigliacco” non abbiamo dubbi. Il sequestro del noto locale sul lungomare di Amantea ha generato un bel caos su cui la città si interroga molto. Il dato certo è che si parla di sequestro e non di sospensione dell’attività quindi è grave quanto ipotizzano gli inquirenti in quel di Amantea. Il locale, presente sul lungomare cittadino da diversi anni, è di proprietà di un ragazzo che tutti giudicano come “serio e lavoratore” appartenente ad una famiglia molto conosciuta in Città.

Figlio di quel Sante Mazzei (ex sindaco della Città) ricordato per aver gestito in maniera forte Amantea negli anni ’90 e che con “pugno duro” ed al motto “vincere! E vinceremo!” ha amministrato la Città con fare dispotico ma comunque con senso di legalità. Oggi si trova sul banco degli imputati e se ha sbagliato pagherà il conto sicuramente ma come mai, tra tanti “abusivi” in Città proprio lui si è ritrovato al centro delle attenzioni? Il sindaco Pellegrino ad oggi è aggettivato anche come il “vigliacchello” perché qualcosa non torna. Come mai i carabinieri si accorgono delle gravi irregolarità del “Principe abusivo” e non i vigili urbani di Amantea? Come mai il “Principe abusivo” esercita da diversi anni sul Lungomare e solo quest’anno incappa nel sequestro?

Non vorremmo pensare male e riflettere che forse il sindaco ha voluto colpire politicamente questo povero ragazzo per l’impegno politico del papà? Come mai ad Amantea è stato approvato un regolamento comunale per la gestione degli spazi esterni dei locali e nonostante ciò ad oggi non viene applicato se non solo alle attività non “amiche” al sindaco? Perché ad Amantea dopo i tanti proclami di legalità non viene emessa nemmeno una multa per divieto di sosta nonostante i cittadini pubblicano quotidianamente post sul mancato controllo del territorio? Come mai si multano i venditori ambulanti su strada e non multa le attività sue amiche per occupazione del suolo pubblico?

Un dato è certo, ovvero la volontà politica di colpire chi non è allineato al suo pensiero è forte, ed è altrettanto forte la posizione di 2 personaggi di Amantea che girano la città per segnalare i cittadini o le attività non allineate al despota Pellegrino e poi abbiamo il “menestrello di corte” che si esibisce nei locali graditi e quindi non soggetti a controllo. Gli amanteani sono a conoscenza del fatto che Pellegrino ha rifiutato di fare un Consiglio Comunale aperto contro le mafie?