Amantea, “Uomini e caporali”: 7 arresti, sequestrata azienda agricola

Con le accuse di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro di cittadini stranieri, gli agenti del commissariato di Polizia di Paola hanno arrestato ad Amantea (Cosenzasette persone (5 imprenditori e 2 stranieri), finite ai domiciliarisequestrando un’azienda agricola, nell’ambito dell’operazione “Uomini e caporali“.
Sono state le stesse vittime a denunciare tutto alla Polizia, riferendo dei turni di lavoro massacranti, minacce e insulti. I turni arrivavano addirittura fino a 26 ore e la “paga” era di 1 euro e 50 centesimi all’ora. 
I braccianti, provenienti dal Bangladesh, vivevano in un appartamento sovraffollato, con bagni guasti e su pochi letti (sette in una stanza di 70 metri quadrati). Ai migranti non era riconosciuto alcun diritto (ferie, straordinari, copertura assicurativa e previdenziale) e, a differenza degli altri lavoratori italiani, non potevano pranzare attorno a un tavolo ma dovevano sedersi per terra.
Nessun accorgimento era stato preso in materia di prevenzione del Coronavirus: appostatisi davanti all’azienda agricola in cui i braccianti lavoravano, i poliziotti hanno constatato che alcuni dei migranti lavoravano senza mascherine. Erano due connazionali a procurare gli alloggi e a garantire la conservazione del posto dietro pagamento di somme di denaro.