Amantea, “Uomini e caporali”: i nomi degli indagati

Caporalato, una piaga dolorosa. Si ha quotidianamente notizia di nuove operazioni delle forze dell’ordine. Ancora arresti nelle scorse ore in Calabria a poche settimane di distanza dall’ultima operazione che aveva portato a 52 arresti tra le province di Cosenza e Matera. Lavoratori stranieri erano costretti a turni massacranti di oltre 24 ore. L’ultimo blitz delle forze dell’ordine è scattato in un’azienda agricola di Amantea, comune costiero in provincia di Cosenza.

Stamattina sono state notificate sette ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesse dal Gip del Tribunale di Paola per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. I destinatari, sono cinque soci di un’impresa agricola di Amantea e due cittadini del Bangladesh dipendenti dell’azienda che incassavano dai connazionali soldi per lavorare ed il fitto degli alloggi in cui erano ospitati. Questi i loro nomi: Gennaro Suriano; Francesco Suriano, Rocco Suriano, Saverio Suriano, Roberto Suriano, Anouar Hossain Mizan, Das Kakon.

A dare il là alle indagini è stata la denuncia sporta da quattro lavoratori bengalesi che, stanchi di operare in condizioni di estremo disagio, si sono rivolti al commissariato di polizia di Paola, diretto dal vicequestore Giuseppe Zanfini. Le indagini hanno consentito di porre fine alle vessazioni a cui erano sottoposti gli operai del Bangladesh. E’ emerso che erano costretti a lavorare anche 26 ore continuate per soli 30 euro (circa 1,50 euro l’ora), subendo continue umiliazioni, minacce e insulti.

Nella vita quotidiana erano costretti a mangiare per terra o su delle cassette della frutta perché non era loro consentito pranzare seduti ad un tavolo, vivevano in 7 in appartamenti di 70 metri quadri privi di servizi igienici funzionanti. Il loro compito era caricare e scaricare camion di frutta, se si facevano male o lamentavano di essere stanchi, venivano minacciati di licenziamento o aggrediti fisicamente. L’azienda è stata ora sequestrata ed affidata ad un custode nominato dal Tribunale di Paola.