Antonio Arena, il centravanti calabrese dei record cresciuto a Sydney: “Onorato di giocare per l’Italia”

Fonte: Ufficio Stampa Figc

C’è una linea sottile che unisce Sydney a Pescara. Non è una rotta aerea, no. È qualcosa di più romantico. È il percorso di un ragazzo che ha deciso di prendere la strada più difficile, quella che passa per i campi polverosi, per gli spalti vuoti e per le levatacce all’alba. Si chiama Antonio Arena, ed è uno di quelli che, quando lo senti parlare, capisci che il calcio non è solo un gioco, ma una cosa seria.

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Antonio Arena, protagonista di 2 presenze, 1 rete e 1 assist con la maglia del Pescara in Serie C

Nato il 10 febbraio 2009, a migliaia di chilometri da Reggio Calabria, paese dei suoi nonni. Papà Antonino e mamma Melissa a stringerlo forte in braccio. Lì, tra i quartieri di Sydney, inizia tutto. Una scuola calcio, la Ucchino Football, poi i Western Sydney Wanderers e quegli anni che passano veloci, come succede solo quando sei felice. Quando capisci che con il pallone vuoi farci qualcosa di più che rincorrerlo.

La chiamata del Pescara, a settembre 2023, è una di quelle cose che ti cambiano la vita. Non è solo un trasferimento. È un viaggio di sola andata verso un sogno. Quest’anno, 3 reti in 11 presenze (552 minuti giocati) sotto età con la Primavera, con cui aveva già esordito nella passata stagione (Pescara-Spezia 2-2, 6 aprile 2024). Ma non è questo l’apice. L’apice arriva il 7 marzo, con la Prima Squadra di Silvio Baldini, contro la Lucchese. Perché Antonio non solo esordisce, prendendo il posto di Thomas Alberti al 66′, ma fa pure gol otto minuti dopo (74′). 16 anni e 25 giorni: il più giovane di sempre a debuttare e segnare nei professionisti in Italia. Meglio di Camarda (oggi in campo, anche lui sotto età, con l’Under 19 azzurra alle ore 17 a Crotone contro la Lettonia). Meglio di chiunque. Quel record, però, è solo la cornice di un bellissimo dipinto, perché certi momenti, nel calcio, sembrano un segno del destino. E il gol di Arena, nel giorno dell’esordio, è sicuramente uno di quelli.

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Antonio Arena, attaccante della Nazionale Under 17

“Ho sempre e solo giocato a calcio”, racconta. E non è una frase fatta, ma la sintesi perfetta di un ragazzo che ha scelto di dedicare la sua vita a questo gioco. Non servono altre parole per spiegarlo. L’idolo? “Ronaldo, il Fenomeno”. Quello vero. E non poteva essere altrimenti, perché uno così non può che ispirarsi a chi, con il pallone, faceva quello che per altri sembrava impossibile.

Poi arriva la Nazionale. Prima quella australiana, con cui ha debuttato l’11 aprile 2024 a Locarno con l’Under 16 (Svizzera-Australia 3-4 dts), poi quella italiana. Il Torneo dei Gironi, dal 24 al 26 gennaio a Coverciano, e il doppio test amichevole con il Belgio a Tubize, sempre in Under 16, dove realizza il suo primo gol in maglia azzurra (Belgio-Italia 2-1, 22 febbraio). “C’erano anche i miei genitori sugli spalti – racconta l’attaccante degli Azzurrini -, e hanno reso quel momento ancora più speciale”. Mentre lo dice, gli occhi si illuminano, perché certe cose, a 16 anni, te le porti dentro per sempre.

Poi, quasi inaspettatamente, la chiamata dei campioni d’Europa: la Nazionale Under 17 del tecnico Massimiliano Favo, che sceglie di puntare su di lui in vista del secondo turno delle qualificazioni europee, dal 19 al 25 marzo in Croazia. Sotto età, insieme a Destiny Onoguekhan Elimoghale della Juventus, compagno di stanza in ritiro. Perché i predestinati viaggiano spesso su un binario tutto loro.

“La maglia azzurra mi suscita sempre delle bellissime emozioni – confessa il centravanti del Pescara – e sono onorato di poterla indossare”. E oggi (ore 15.30), allo stadio ‘Sveti Josip Radnik’ di Sesvete, nella partita d’esordio nel Gruppo A1 contro la Slovacchia, la indosserà di nuovo. Per la prima volta con i più grandi, con cui vuole staccare il biglietto per l’Albania, che ospiterà la fase finale dal 19 maggio al 1° giugno, e per il Qatar, sede del Mondiale in programma dal 5 al 27 novembre.

La sua testa è già lì. Ai prossimi aerei da prendere. Perché chi è nato dall’altra parte del mondo, lasciando casa a 14 anni per inseguire il suo sogno, sa che il viaggio non finisce mai.

STORIA. Nato il 10 febbraio 2009 a Sydney, in Australia, da papà Antonino e mamma Melissa, calabresi di Reggio, ha tirato i primi calci al pallone all’età di 5 anni nell’Ucchino Football, per poi passare ai Western Sydney Wanderers tre stagioni dopo. Nel settembre 2023 è arrivata la chiamata del Pescara, con cui ha collezionato 12 presenze (573 minuti giocati) e 3 reti tra campionato e Coppa Italia con la Primavera. In maglia biancazzurra ha esordito con la Prima Squadra, allenata da Silvio Baldini, il 7 marzo all’età di 16 anni e 25 giorni, diventando il più giovane debuttante e marcatore nei professionisti in Italia (Pescara-Lucchese 4-1). Finora ha messo insieme 2 presenze (53 minuti giocati), 1 rete e 1 assist in Serie C.