Asp Cosenza e Reggio, ecco la graduatoria del concorso a Roma: che farà ora il piccolo Occhiuto?

Nella sua falsa ostentazione di legalità, il presidente parassita della Regione Robertino Occhiuto ha predicato di aver indetto addirittura un concorso per individuare i profili giusti da nominare a direttori generali delle due Asp più grandi e importanti della Calabria, quella di Cosenza e quella di Reggio Calabria. E così Robertino il falso ha fatto pubblicare dai suoi sciacquini il fatidico Dca, che sintetizziamo di seguito.

INDIZIONE AVVISO PUBBLICO DI SELEZIONE PER LA FORMAZIONE DELLE ROSE DEGLI IDONEI AL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI DIRETTORE GENERALE DELL’ASP REGGIO CALABRIA E DELL’ASP COSENZA AI SENSI DELL’ART.2 D. LGS. N.171/2016 E SS.MM.II

Sanita’ – Catanzaro, 02/02/2023 13:00

Con DCA  n. 41  del  2 febbraio 2023, pubblicato sul Burc n. 29  del 2 febbraio 2023, è stato indetto l’Avviso pubblico di selezione per la formazione delle rose degli idonei al conferimento degli incarichi di Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria e dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza ai sensi dell’art.2 d. lgs. n.171/2016 e ss.mm.ii.

SCADENZA: 17 FEBBRAIO 2023

Bene, bravo, bis… Robertino il falso per avvalorare la sua ridicola selezione ha previsto che questa farsa dovesse svolgersi nientepopodimenoche… a Roma. E così lunedì 8 maggio i pretendenti ad entrare nella “rosa” del parassita si sono messi in viaggio per la Capitale e hanno sostenuto (alle ore 15 per la precisione) il colloquio con gli amichetti romani del buffone che sta alla Regione (che fa anche rima). E questi amichetti sono talmente “fidati” che a stretto giro di posta la graduatoria che hanno stilato ci è arrivata via mail con tanto di posizioni e punteggi.

E veniamo alle dolenti note. Nei corridoi delle rispettive Asp di Cosenza e Reggio c’è grande apprensione per le sorti dei due attuali commissari: Antonello Graziano detto Strafalaria, protetto dal boss di stretta osservanza occhiutiana Carmine Potestio e Lucia Di Furia della scuderia del… Vaticano, sotto la fibbia del massomafioso Profiti.

Gli amichetti romani, stilando la graduatoria che mai e poi mai Robertino avrebbe voluto che fosse diffusa, gli hanno chiaramente fatto capire che i due attuali reggenti sono veramente scadenti, tanto che occupano – rispettivamente – la quarta e la quinta posizione. Insomma, hanno fatto un colloquio che è stato un mezzo disastro.

E adesso che farà il parassita? Se dovesse confermare Graziano e Di Furia tutti – ma proprio tutti – capirebbero che siamo davanti all’ennesimo concorso-farsa truccato. Se la sentirà il piccolo Occhiuto di andare contro le indicazioni di Potestio ed “eliminare” Graziano, il quale – fiutando il pericolo – sta già dando fondo a tutte le determine clientelari possibili e immaginabili? E se la sentirà di cacciare la pupilla del suo grande sponsor Profiti, peraltro capo di Azienda Zero?

La nostra fonte, con il sorriso sulle labbra, ci ha comunicato: “Se Robertina vede che fu hai questa carta muore… perché non riuscirà mai a capire come tu hai questa carta… dal momento che il concorso l’ha fatto gente de Roma…”.

Adesso ci sono 60 giorni di tempo, a partire dall’8 maggio, per prendere la decisione finale. E sinceramente non vorremmo essere nei panni di Robertino, sia quelli ufficiali sia quelli… sottobanco. Viva la Calabria che (non) t’aspetti!