Asp Cosenza, operazione “Audi Zentrum”: la concessionaria a disposizione degli “amici”

Se il commissario dell’Asp di Cosenza, l’ormai leggendario Antonello Graziano detto Strafalaria, è riuscito a comprarsi una sperluccicante Audi A6 Business pronta consegna a 75.000 euro (scontati!), deve ringraziare – oltre che il suo compare che l’ha nominato ovvero Roberto Occhiuto – la concessionaria Audi Zentrum Calabria filiale di Rende nella persona del suo deus ex machina, un imprenditore lametino di nome Emanuele Ionà.

Il primo tentativo di Graziano per il “colpaccio” della fuoriserie infatti era andato a vuoto perché la Ald Automotive, attivata dall’uomo chiamato Strafalaria attraverso il Mepa (Mercato elettronico della Pubblica amministrazione), deve aver pensato: “Questi sono pazzi…”. E così ha lasciato cadere la cosa senza dare importanza alla richiesta dell’Asp di Cosenza. Ma Graziano non si è arreso e così ha aggirato il problema disponendo prima una indagine di mercato e poi una manifestazione di interesse con un solo obiettivo: chiamare in causa una concessionaria “amica degli amici”. E questa concessionaria è la Audi Zentrum. Ovvero famiglia Ionà di Lamezia Terme.

La concessionaria Audi Zentrum Lamezia – si legge sui canali dell’azienda – nasce nel settembre 2005 da un progetto ambizioso della Famiglia Ionà, che accoglieva con entusiasmo il progetto europeo di ristrutturazione del settore automobilistico e della specializzazione del marchio. Ora, senza farvela troppo lunga, questa famiglia, il cui capostipite si chiama Luigi, da una semplice officina meccanica ha fatto una irresistibile scalata tanto da rilevare la filiale di Rende, che era stata gestita per molto tempo da Saverio Carlo Greco, della dinastia de iGreco di Terravecchia ed aprire quelle di Reggio Calabria e Corigliano.

Dal 2006 le redini dell’azienda sono passate al figlio del fondatore, Emanuele, che l’ha guidata verso l’espansione. Senza voler essere dietrologisti o complottisti a tutti i costi, questa ascesa improvvisa a tanti ha lasciato qualche perplessità, soprattutto perché alle inaugurazioni in pompa magna dell’Audi Zentrum era sempre presente il gotha della politica calabrese senza distinzioni di colori e un vero e proprio trionfo di colletti bianchi per tutti i gusti e per tutte le stagioni. E non mancano le leggende urbane (che spesso riportano verità assolute) secondo le quali i Ionà non sono stati insensibili alle richieste di finanziamento dei peggiori traffichini della malapolitica calabrese,

Del resto, quando, ad agosto dello scorso anno, qualcuno ha messo a segno un attentato alla filiale di Rende, i primi tre politici che erano intervenuti a portare solidarietà agli amici Ionà erano stati – sputa che ci indovini – in rigoroso ordine di importanza Roberto Occhiuto, Giuseppe Mangialavori e Francesco Cannizzaro. Quasi come se fosse un “piatto” già preparato a tavolino… D’altra parte, quando sali troppo in alto e cominci ad essere chiacchierato, non c’è niente di meglio che un… bell’incendio o qualche colpo di pistola per passare dalla parte delle vittime e in questo specialmente Occhiuto e Cannizzaro sono bravissimi, lo sanno tutti.

«Solidarietà alla famiglia Ionà, vittima di una gravissima intimidazione. Un ordigno è stato fatto esplodere davanti ad una loro concessionaria di automobili a Rende. Bene che il titolare abbia subito denunciato. La criminalità va combattuta e isolata con coraggio e determinazione». Lo scriveva su Twitter Roberto Occhiuto, presidente-parassita pro tempore della Regione Calabria.

Mangialavori: «Solidarietà alla famiglia Ionà»

«La mia solidarietà alla famiglia Ionà, destinataria dell’ennesima intimidazione a opera della malavita. È dovere di tutte le istituzioni stare vicini agli imprenditori che fanno crescere la Calabria, che hanno il coraggio di denunciare i criminali e di non abbassare la testa davanti alle loro inaccettabili richieste. Sono certo che la famiglia Ionà continuerà a lavorare per la crescita del proprio gruppo e per il benessere dei propri dipendenti, senza lasciarsi abbattere da questo atto vile e intollerabile». Così il senatore Giuseppe Mangialavori sull’intimidazione al gruppo Ionà. 

Cannizzaro: «Mai chinare la testa, la Calabria perbene è con voi»

Così il deputato di Fi Francesco Cannizzaro intervenendo sull’episodio intimidatorio di Rende.
«Conosco personalmente l’azienda e la famiglia Ionà, Emanuele in particolare, a cui mi lega un forte legame di stima ed amicizia. Credo proprio che questo genere di episodi anziché scalfire il gruppo lo abbia invece fortificato. Ho sempre pensato, e oggi lo ribadisco, che le persone perbene, che lavorano, fanno sacrifici, si fanno apprezzare per ciò che fanno, non possono essere scalfite da certi atti e atteggiamenti. L’importante è non abbassare mai la testa. E, conoscendo Emanuele e tutte le persone a lui vicine, sono sicuro che continueranno ad andare avanti a testa ancora più alta. A tutti i componenti della famiglia Ionà e delle aziende del Gruppo arrivi il mio più caloroso abbraccio di incoraggiamento – aggiunge in conclusione il deputato reggino – e un sincero invito a non lasciarsi minimamente scoraggiare. Li deve accompagnare l’assoluta certezza che in questo momento tutti i calabresi sono al loro fianco». Sì, certo, tutti i calabresi sono al loro fianco, specialmente quelli ai quali serve una macchina pronta consegna con i soldi pubblici per farsi i porci comodi suoi. Viva la famiglia Ionà, viva l’Audi Zentrum e viva gli amici degli amici… Povera Calabria nostra!