Auguri a Veronica Rigoni, ora attendiamo la verità: viva la vita

AUGURI A VERONICA RIGONI. ATTENDIAMO LA VERITA’

Abbiamo letto con enorme piacere il post di Veronica Rigoni, la segretaria particolare di Roberto Occhiuto coinvolta in un grave incidente stradale il 14 gennaio scorso sull’A2 tra Pizzo e Lamezia, dopo l’ennesima operazione affrontata nell’ospedale di Vicenza. Veronica Rigoni scrive: “Ieri, dopo tante settimane di difficoltà, ho avuto una immensa gioia: svegliarmi subito a seguito dell’ultima operazione alla testa che dovevo fare, con dolore, ma senza alcuna complicazione. Adesso mancano gli ultimi difficili passi per chiudere questo brutto capitolo, ma il peggio è passato”.

Ne siamo veramente felici, di cuore e auguriamo a Veronica una pronta guarigione e di tornare agli affetti della sua famiglia e dei suoi amici. Il post di Veronica riaccende le luci su una vicenda non chiarita a tutt’oggi. Nessuno vuole strumentalizzare la vicenda. Veronica Rigoni è la vittima principale di questo brutto incidente. La sofferenza di Veronica, il rischio che ha corso, richiede verità e trasparenza. Bisogna chiarire  la dinamica dell’incidente e ricercare eventuali responsabilità. Il presidente Occhiuto, che ha subito una lussazione alla spalla e che non perde occasione di farcela vedere, dovrebbe dire ciò che è  a sua conoscenza su quello che è successo quel pomeriggio sull’autostrada del Sole verso Cosenza. Lo deve innanzitutto all’affetto di Veronica che scrive: “Ringrazio tanto la mia famiglia, gli amici e il mio presidente Roberto Occhiuto che, assieme a tutte le persone care che fanno parte della nostra vita, mi sono sempre stati vicini anche nei giorni più bui dove difficilmente vedevo un raggio di luce”.

Il presidente Occhiuto è un testimone diretto dell’incidente e ricoprendo un ruolo pubblico deve informare l’opinione pubblica fornendo tutte le informazioni in suo possesso. Non siamo in presenza di un incidente stradale che ha visto coinvolto un semplice cittadino su cui è compito della Stradale accertare e chiarire. Siamo in presenza di un incidente che ha visto coinvolto un presidente di regione e il suo staff in piena attività istituzionale. Quindi servirebbe ricevere una risposta su una serie di domande, in primis: a che velocità andava la Land Rover quel giorno? E siccome il presidente della Regione è pure sotto scorta, la Procura della Repubblica di Vibo ha aperto un fascicolo per accertare che non si sia trattato di un sabotaggio? E gli accertamenti della Polizia stradale che hanno accertato?  In queste settimane invece sulle dinamiche dell’ incidente è sceso il silenzio più assoluto. Abbiamo posto delle domande che richiedono delle risposte chiare.

https://www.iacchite.blog/a2-silenzio-generale-sullincidente-che-ha-coinvolto-occhiuto-e-la-segretaria-tutte-le-domande-che-attendono-ancora-risposte/

Noi non accusiamo nessuno, pretendiamo semplicemente che la cortina di silenzio si rompa e che finalmente l’opinione pubblica possa sapere i motivi dell’incidente che poteva trasformarsi in tragedia. A Veronica Rigoni auguriamo che possa ritornare a lavorare in Calabria con il sorriso di sempre. Viva la vita #