A2, silenzio generale sull’incidente che ha coinvolto Occhiuto e la segretaria. Tutte le domande che attendono ancora risposte

La notizia che l’intervento chirurgico a Veronica Rigoni, segretaria particolare del presidente Roberto Occhiuto, è andato bene e che – grazie a Dio – la ragazza ha abbandonato la corte del parassita, ci consente di andare un po’ oltre la nuda notizia  così come è apparsa finora su quasi tutti i media.

Sono passate esattamente due settimane dall’incidente. Tutti i giornali riportano che “… l’incidente è avvenuto tra gli svincoli di Pizzo e Lamezia Terme. Slittando sull’asfalto, il veicolo sarebbe andato a sbattere su uno dei guard rail…”. Il Tg3 Calabria in particolare ci ha informato che lo sbandamento dell’auto è stato causato dall’asfalto bagnato. Fin qui le pochissime notizie disponibili.

Ci sembra però che sia necessario che la polizia di stato ma anche lo stesso presidente Occhiuto facciano chiarezza sull’episodio che solo per puro caso non ha visto coinvolte altre autovetture che transitavano sull’autostrada. Il presidente Roberto Occhiuto stava raggiungendo Cosenza dove doveva partecipare al congresso provinciale di Forza Italia. Proveniva da Reggio Calabria dove aveva partecipato all’assemblea congressuale sempre di Forza Italia della provincia di Reggio Calabria. Viaggiava su un Suv Land Rover.

Non più tardi di una trentina di giorni fa, LaCNews 24 ci informava dell’ avvenuto acquisto di questa autovettura per motivi di sicurezza del presidente Occhiuto che era sotto scorta dal mese di agosto. Nell’articolo apparso il 27 dicembre 2023 si legge: “… Il 25 ottobre il capo di gabinetto chiede “l’acquisizione di una autovettura di rappresentanza a uso esclusivo del presidente, di adeguata cilindrata, con elevati livelli prestazionali, dotata di standard qualitativi atti a garantire la sicurezza, l’incolumità fisica e il comfort del presidente e delle forze dell’ordine al suo seguito nei viaggi legati alle sue funzioni istituzionali…”. 

L’articolo così si concludeva: “… L’ultima fase è strettamente tecnica e riguarda la scelta dell’auto: il Dipartimento Economia e Finanze della Cittadella regionale non trova il veicolo adatto sul Mercato economico della pubblica amministrazione, dunque adotta una procedura autonoma. E individua come soluzione il noleggio a lungo termine di un Suv Land Rover Sport ritenuto adeguato a garantire «sicurezza, incolumità fisica e comfort» per il governatore e la sua scorta. Il costo totale è di 115mila euro per i tre anni di noleggio: andranno a una società di Torino…”. 

Per una migliore comprensione dei fatti: dopo tanto ricercare alla fine la Regione Calabria  sceglie di prendere un Suv Land Rover Sport con un noleggio a lungo termine per la modica cifra di 115 mila euro da una società di Torino. Siamo nel segmento di vetture di alto livello che dovrebbero fornire la massima sicurezza e tranquillità. D’altronde è questa la motivazione addotta dal capo gabinetto di Occhiuto per motivare il noleggio della Land Rover a Torino: “sicurezza, incolumità fisica e comfort”.

Allora è evidente che assume importanza pubblica conoscere i motivi e le concause dell’incidente. Non basta dire che l’auto è slittata per il fondo stradale bagnato. Non siamo davanti ad un’auto di piccola cilindrata di cui si può perdere il controllo sul bagnato. Inoltre non siamo davanti ad un incidente stradale avvenuto in un tratto impervio o con lavori in corso. Per capirci, non siamo nella tratta che va da Rogliano ad Altilia Grimaldi. Siamo in un tratto di autostrada, la Pizzo-Lamezia Terme, di lunghi rettilinei con poche curve, il cui asfalto è stato rifatto da poco tempo. Se escludiamo un possibile malore dell’autista, di cui non si è parlato finora, le domande a cui rispondere sono tante. La principale: a che velocità procedeva l’autovettura?

Pochi giorni fa sempre i media ci informavano che Francesco Cannizzaro, nuovo coordinatore regionale di Forza Italia, nel suo discorso a braccio al congresso di Reggio Calabria, avrebbe detto “… In questi ultimi giorni abbiamo fatto tantissimi chilometri tra giovedì e oggi e altri ne faremo per arrivare a Cosenza […] allora dicevo quanto è straordinariamente bello girare l’intera Calabria quasi a 220 all’ora in alcuni tratti…”.

Forse la classe politica pensa di avere delle regole esclusive? A noi risulta che il limite di velocità in autostrada è di 130 km all’ora, in caso di pioggia scende a 110 km/h. Non ci sono differenziazioni in base alle auto di lusso e alla cilindrata o al ruolo pubblico ricoperto. Da quello che sappiano nemmeno le autorità pubbliche possono superare questo limite.

Allora la domanda principale a cui Roberto Occhiuto deve rispondere in qualità di autorità dello stato non tanto a noi ma agli organi competenti e soprattutto ai cittadini è la seguente: a che velocità procedeva il Suv Land Rover? Noi non avanziamo nessuna ipotesi, né lanciamo nessuna accusa, siamo giornalisti, e poniamo domande.

Oltre a questa domanda se ne pongono tante altre sulla sicurezza del mezzo. Tutte le auto di grossa cilindrata hanno dei dispositivi automatici di sicurezza, come il limitatore di velocità, il correttore automatico di corsia in caso di sbandata (non conosciamo il termine tecnico), i sensori di distanza, la frenata automatica, e tante altre diavolerie che si mettono in funzioni da sole. Che cosa è successo perché questi dispositivi non entrassero in funzione? Erano stati disattivati o erano guasti? Noi ci auguriamo che la Land Rover faccia chiarezza, visto che è una casa automobilistica di alto prestigio. Ma innanzitutto attendiamo parole chiare da parte delle autorità pubbliche, dal presidente di Regione Roberto Occhiuto, dalla Polizia stradale, Inoltre, poiché il presidente è sotto scorto per le minacce subite in passato, vorremmo sapere se la procura di Vibo Valentia ha intenzione di aprire un fascicolo per approfondire le cause dell’incidente. Non facciamo come per l’incendio alla villa di Occhiuto su cui a tanti mesi dall’incendio non si sa ancora nulla, salvo la richiesta di danni presentata a quanto pare addirittura a due (!) compagnie di assicurazioni. Infine, il nostro augurio va a Veronica Rigoni per una pronta guarigione, che la porti il più lontano possibile da chi (s)governa la nostra povera terra.