Belvedere Marittimo. Il business dei parcheggi a pagamento e degli abbonamenti
Torniamo a parlare di Belvedere Marittimo, del comune gestito da Don Cascini e da Francescuzza Impieri, sempre più nel baratro. Mentre la minoranza di Impegno Comune in quota Bevacqua, Di Natale e… fratelli, denuncia il degrado, foto alla mano, delle contrade, e il vicesindaco afferma che il degrado lo vede solo Impegno Comune, tra le ilarità dei cittadini che non hanno nemmeno le strade per tornare a casa, è stato riattivato il servizio di parcheggio a pagamento. Le cosiddette strisce blu che erano state sospese per un contenzioso, ancora in atto, tra l’ente e la Traffic srl.
L’appalto, vinto da una ditta della Campania, ha già suscitato le prime polemiche e i Belvederesi, pian piano, si stanno infuriando aprendo gli occhi e capendo lo “spessore” (si fa per dire) di questa maggioranza.
Partiamo da un presupposto. Belvedere Marittimo non è Tropea, purtroppo, e nemmeno Gallipoli, ma a vedere i costi degli abbonamenti per i parcheggi sembrerebbe addirittura che Belvedere Marittimo sia come Roma!!
Questi i costi resi noti dall’assessore al Turismo, Marco “Selfie” Carrozzino. “150€ annuo per i residenti nelle vie dove sono situati i parcheggi e validi solo nelle vie di residenza. 300€ annuo valido in tutti i parcheggi. Mensile 50€ in inverno e 70€ in estate in tutti i parcheggi. abbonamenti giornalieri al costo di 4 euro in inverno e 7 in estate”. Ma sono del mestiere questi? Come si fa ad adottare un tariffario così selvaggio? Come può un cittadino sostenere costi così alti?
Il sindaco Cascini minaccia sempre querele nei confronti di Iacchite’ (sai che paura…), ma è diffamazione affermare che Belvedere Marittimo ha costi di abbonamento troppo alti? Il Comune di Belvedere Marittimo vuole fare cassa, e vuole farla sulle spalle dei Belvederesi, dato che di turisti ce ne sono sempre meno. Cosa ne pensa di tutto ciò l’assessore Eugenio Greco? Ritiene tali costi normali?
Povera Belvedere Marittimo. Per tutto il resto c’è il Tiktoker che fa i post su Facebook sullo sport, senza che il comune si degni a dare un euro, sfruttando il lavoro altrui. Ma di questo, e del campo sportivo comunale, parleremo presto.
