Catanzaro, Gratteri irrompe sugli affari della pubblicità: 6 misure cautelari e sequestro di 1200 spazi

Ipotizzata la sussistenza di gravi fatti di bancarotta fraudolenta per distrazione dopo il fallimento nel 2018 di una società, prima con sede in Milano e, dal 2015, posta in liquidazione e trasferita presso lo studio di un professionista in provincia di Catanzaro. Con questa accusa è scattata l’operazione “Billboards” (letteralmente cartelloni) condotta dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro e della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura. Un’operazione che ha portato a sei misure cautelari e al sequestro di circa 1.200 spazi pubblicitari (cartellonistica stradale) dislocati in Lombardia, Piemonte, Veneto, EmiliaRomagna e Sardegna e del valore di oltre 800.000 euro.
Al centro dell’operazione, coordinata dalla Procura di Catanzaro, la figura di un imprenditore residente in provincia di Milano. Complessivamente sono undici le persone indagate, sei delle quali sono finite ai domiciliari.

Le indagini

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, hanno consentito di ipotizzare la sussistenza di gravi fatti di bancarotta fraudolenta per distrazione a seguito del fallimento nel 2018 di una società, dapprima con sede in Milano e, dal 2015, posta in liquidazione e trasferita presso lo studio di un professionista in provincia di Catanzaro.
Secondo l’ipotesi accusatoria, gli indagati si sarebbero resi responsabili di un preciso “disegno criminoso” finalizzato alla spoliazione del patrimonio della fallita attraverso apparenti “cessioni” di beni durante la fase liquidatoria e pre-liquidatoria (solo in parte seguite da adeguato corrispettivo), a favore di tre soggetti giuridici, strettamente collegati fra di loro, operanti nel settore commerciale della pubblicità e riconducibili ai medesimi assetti proprietari.
I fatti di bancarotta ipotizzati hanno cagionato ingentissimi danni ai creditori della fallita, la quale, all’atto della liquidazione, presentava debiti ingentissimi, pari a circa 8,5 milioni di euro, prevalentemente verso l’Erario.

I NOMI DEGLI INDAGATI

Arresti domiciliari

Patrizio Mario Tommasoni, nato a Gongorzola (MI) e residente a Limbiate (MI).

Divieto di esercitare attività d’impresa

Patrizio Mario Tommasoni, nato a Gongorzola (MI) e residente a Limbiate (MI);

Salvatore Vargiu, 75 anni, nato ad Aritzo (NU) e domiciliato a Basiglio (MI);

Francesco Losurdo, 69 anni, nato a Cerignola (FG) e residente a Milano;

Riccardo Ricci, 62 anni, nato a Milano e ivi residente;

Antonio Macrì, 69 anni, nato a Chiaravalle Centrale e residente a Soverato;

Rodolfo Berton, 64 anni, nato a Monza (MB) e residente a Sesto San Giovanni (MI).

Indagati

Alessandro Porro, 69 anni, nato a Bareggio (MI) e residente a Sedriano (MI);

Alessandro Maria Francesco Vargiu, 49 anni, nato a Milano e ivi residente;

Francesca Madia, 32 anni, nata a Catanzaro e ivi residente;

Luca Carroccia, 42 anni, nato a Catanzaro e residente a Chiaravalle Centrale;

Andrea Crucitti, 49 anni, nato a Milano e residente a Catania.