Usb Scuola denuncia: “Personale Ata discriminato da presidi decisionisti e sindacati complici”

Succede in questi giorni, nel silenzio di tutti. A cominciare da quelle Organizzazioni Sindacali “maggiori” che dovrebbero tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e invece, quando si tratta di contrapporsi a chi dirige e gestisce, spariscono nel silenzio.

Così hanno le mani libere dirigenti scolastici che interpretano il loro ruolo come se la scuola fosse “cosa propria” e ritengono che docenti e Ata siano soggetti su cui imporsi. Per niente disponibili al dialogo e al confronto ma tanto al comando e all’arbitrarietà, si permettono di agire così proprio per il silenzio complice di quei Sindacati “maggiori” che evidentemente ricevono benefici e vantaggi (non pochi) da queste situazioni.

Stiamo assistendo in queste ore ad un vero e proprio attacco ai diritti di una categoria di lavoratori già poco considerata e spesso vessata, il personale ATA precario.
In data 30 aprile il Consiglio dei Ministri ha approvato il D.L. che conferma l’organico aggiuntivo ATA collegato al PNRR e all’Agenda Sud e stabilisce il rinnovo fino al 15 giugno degli incarichi dei collaboratori scolastici assunti già titolari dei contratti stipulati fino al 15 aprile a supporto dei progetti del PNRR e di Agenda Sud.
Con nota n.3378 del 2 maggio il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha inviato alle scuole le indicazioni operative per attuare questa proroga che, tra l’altro, con successiva nota n.3443 del giorno successivo viene configurata come “nuovo rapporto contrattuale” facendo perdere al lavoratore la possibilità di fruire del punteggio per il periodo che va dal 16 aprile al giorno del rinnovo senza che egli ne abbia la minima responsabilità, da addebitare invece tutta alle inerzie ministeriali.

Riteniamo scontato che, affinché sia reso esigibile dai lavoratori interessati il diritto riconosciuto dal provvedimento emanato dal Consiglio dei Ministri, sia possibile per i lavoratori suddetti cessare da eventuali supplenze brevi che abbiano sottoscritto a partire dal 16 aprile senza che questo comporti provvedimenti quali il depennamento dalle Graduatorie di Istituto in cui risultano inseriti.

Ci viene segnalato che l’intendimento di alcuni Dirigenti Scolastici, a cominciare dal Dirigente dell’IIS“Majorana” di Corigliano-Rossano prof. Saverio Madera, sia invece differente e ne abbiamo chiesto la motivazione, in quanto si tratterebbe a nostro avviso di impedimento recato al lavoratore di fruire di questo diritto. Naturalmente il Dirigente preferisce evitare di rispondere, certo chissà perché di potersi comportare così e di poter procedere a non tener conto dei diritti dei lavoratori.
Ma non tutte le Organizzazioni Sindacali sono uguali. Riteniamo pessimo l’atteggiamento del Dirigente in questione e di ogni altro Dirigente operi similarmente garantiamo che ogni eventuale danno economico (e non solo) che possa essere arrecato a qualche lavoratore a causa della protervia nel trattare un caso del genere sarà portato all’attenzione di ogni Organo competente.
In merito, abbiamo anche inoltrato nota all’ATP di Cosenza segnalando quanto sta accadendo.

USB Scuola Cosenza