Brava Brunella, una donna con le “palle”

Ora che Brunella Guagliani è sana e salva, tutti noi che l’abbiamo conosciuta possiamo tirare un grandissimo sospiro di sollievo. Siamo stati tutti (nessuno escluso) sinceramente in apprensione per Brunella.

Io l’ho conosciuta a Teleuropa Network, nel 1996, quando la famiglia Occhiuto aveva rilevato, oltre a Ten, anche Telestars, emittente dove avevo lavorato quando era editore Carmelo Colonna.

Ma era già un viso conosciuto perché in passato era stata segretaria della sede cittadina della Democrazia Cristiana e quando muovevo i primi passi in questo mestiere, lavoravo con Cam Teletre. Che era la televisione di riferimento della Dc (‘mbroglie e sacrestia…) e nella quale lavorava anche Ciccio Dinapoli, che della Dc è stato anche segretario cittadino.

Brunella ha sempre avuto una spiccata personalità e faceva filare tutti. Non a caso in molti, come per esempio l’operatore di ripresa Ciccio Presta ma anche lo stesso Geppino De Rose, che a Ten era un’eminenza grigia, la chiamavano affettuosamente la “Marascialla” per sintetizzare la sua dirompente autorità.

Ho lavorato tre-quattro mesi nel capannone di contrada Cutura dove ha ancora sede Ten prima di legarmi a Il Quotidiano della Calabria. Brunella dirigeva il traffico alla reception (all’ingresso, insomma), come la chiamavamo per sintetizzare la novità per la nostra vita di giornalisti.

Non si lasciava scappare mai una possibile notizia e giustamente ci pressava per verificarla. Un’efficienza che, a dire il vero, non ho più ritrovato in tanti anni di mestiere. La battuta ce l’ha avuta sempre pronta, quando serviva anche colorita e a me è sempre piaciuto il suo piglio “investigativo” quando c’era qualche notizia da interpretare. E poi, la politica è sempre stata il suo pane.

L’avevo persa di vista in tutti gli anni successivi e non conoscevo il suo impegno nel mondo cattolico, anche se la sua provenienza democristiana lo presupponeva.

Quanto al suo essere “fungiara”, come diciamo a Cosenza, riflette in pieno la sua natura solare e generosa. Ma anche quella di donna coraggiosa e tenace. Non si resiste tutto quel tempo là sotto se non hai le… palle. E Brunella può tranquillamente affermare di far parte della categoria delle donne “con gli attributi”.

Ho letto tanti bellissimi messaggi per lei sulla rete e ho voluto aggiungere anche il mio.

Iacchite’ è felicissima di salutare il lieto fine di questa brutta avventura.

Gabriele Carchidi