Calabria 2019, Berlusconi incontra Lega e Fratelli d’Italia senza Jolanda

Jolanda cerca una strategia d’uscita dal tunnel nel quale si è ficcata. Ha capito di aver forzato la mano proponendo, a tutti i costi, la candidatura di Mario Occhiuto, bancarottiere e truffatore seriale, alla presidenza della Regione Calabria alle prossime elezioni regionali, senza tener conto del “pensiero” degli alleati del centrodestra. Sperava in un risultato positivo di Forza Italia, soprattutto in Calabria, alle elezioni europee, per poter “giustificare” la sua sterile fuga in avanti. Ma la speranza di Jolanda si è infranta contro il muro che gli elettori hanno alzato contro Forza Italia: di questo partito i calabresi non ne vogliono più sentir parlare. E infatti il risultato elettorale di Forza Italia è stato tra i peggiori di sempre, il che ha creato non pochi problemi a Jolanda – già in conflitto con zio Silvio e il suo cerchio magico per via del fallito golpe messo in in atto insieme alla Carfagna nel tentativo di defenestrare il Cavaliere – costringendola ad elaborare una nuova strategia d’attacco. Anche perché tornare indietro non si può, e questo Iolanda lo sa bene. Ne va della sua già fragile e oramai usurata credibilità.

Jolanda, saputo di una serie di incontri tra Berlusconi, la Lega e Fratelli d’Italia, aventi come tema le candidature alle prossime regionali, dove non si è mai menzionato Mario Occhiuto, ha pensato bene di convocare una pseudo riunione del Coordinamento provinciale di Forza Italia nel vano tentativo di dare una immagine compatta e unita di Forza Italia quantomeno in quel di Cosenza. Un modo anche per contarsi e capire quali speranze ci sono ancora per “imporre” al partito la candidatura del cazzaro alla presidenza delle Regione Calabria.
Insieme a Jolanda il solito Fra’ Gaudenzio, al secolo Robertino Occhiuto, ad “incitare” i 25 partecipanti alla riunione di Forza Italia. Dice Fra’ Gaudenzio: non è questo un periodo politico per pusillanimi! Serve coraggio!
Che tradotto significa: siamo alla frutta, o ci giochiamo l’ultima carta, facendo credere a zio Silvio che in Calabria siamo una marea, e che la banda Occhiuto/Santelli è indispensabile per la vittoria, oppure la pacchia è finita. Specie per tutti quelli che con noi hanno mangiato di malamorte!

La riunione del Coordinamento provinciale è stata anche l’occasione per rilanciare la loro finta determinazione, annunciando per giovedì 13 giugno alle 11, nella sala delle Culture del palazzo della Provincia di Catanzaro, in piazza Luigi Rossi, una conferenza stampa di Mario Occhiuto per l’avvio della costituzione dei “Comitati Pro Mario Occhiuto Presidente”.
Come a dire: perso per perso ci proviamo, tanto più scuro della mezzanotte non può venire. Lo scopo è quello di “intimorire” zio Silvio con la speranza in un suo ripensamento sul nome di Mario Occhiuto. Una battaglia persa in partenza. Una guerra che li vede già sconfitti, perché zio Silvio ha già fatto presente ai suoi alleati, la Lega e Fratelli d’Italia, il nome del candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Calabria: il medico reggino trapiantato a Milano Bernardo Misaggi. Così come avevamo scritto noi più di due anni fa. Un nome che potrebbe mettere d’accordo tutti, anche la Ferro.
Una notizia che ha raggiunto Jolanda in men che non si dica, costringendola ad accelerare i tempi della costituzione delle liste (farlocche) a sostegno del cazzaro. Una scelta obbligata che non porta da nessuna parte se non ad imboccare la strada della solitudine politica. Che è quello che vuole zio Silvio: toglierseli dalle scatole. E la corsa in solitaria alle Regionali decreterà la loro definitiva fine politica.
Insomma per Jolanda non c’è via d’uscita, e questo la costringe a continuare in questa farsa e a marciare verso la rovina con la sua armata Brancaleone. Del resto non è una novità per Jolanda trovarsi in queste situazioni, abituata com’è ad indossare una maschera per ogni occasione. Solo che questa volta alla fine di questo indecoroso spettacolo, su queste tristi e tetre figure calerà definitivamente il sipario.
Ciao!