Calabria 2019, i giovani della Lega (e non solo) non vogliono Occhiuto: assedio al Cazzaro Verde

Salvini è un Cazzaro (con la C maiuscola per distinguerlo dal primo e inimitabile, cioè Occhiuto) nato. Uno che oggi dice una cosa, e domani ne fa un’altra. Questo è pacifico sia per i suoi sostenitori che per i suoi oppositori. La sua inaffidabilità è pari a quella di Renzi, e le sue bugie, come quelle di Pinocchio, hanno le gambe corte. Ma Salvini non è solo un soggetto instabile moralmente ed eticamente, il Cazzaro Verde è anche un noto e accreditato bimbominkia. E la sfiducia al governo Conte lo conferma. Si è fatto prendere in giro proprio da Renzi e compari che non hanno esitato, approfittandosi proprio della sua minchionaggine, a trascinarlo nella trappola bene organizzata da Trump, Merkel, Macron, Draghi, e gran parte del Vaticano, Papa in primis che di Salvini non vogliono più sentire parlare.

Renzi ha fatto credere al bimbominkia che avrebbe sostenuto le sue richieste di “elezioni subito” all’indomani dell’apertura della crisi, invece, com’è costume di Renzi, ha fatto esattamente il contrario: formare un nuovo governo il cui ”futuro”, oggi, è tutto nelle sue mani. E il minchione c’è cascato in pieno. Forse pensava di potersi liberare del Patto Atlantico, dei poteri finanziari occidentali, e delle “antiche lobby massoniche” europee così come si fa con un Tosi qualunque. Poveraccio.

Ma soprattutto ignorante: se avesse studiato la storia della Repubblica italiana saprebbe che neanche personaggi del “calibro” di Berlinguer con un PCI ai massimi storici riuscirono a governare il paese: senza il consenso degli Stati Uniti d’America, in Italia non si governa. Pensava che sarebbe bastato confabulare con Putin per “liberarsi” di “certi poteri”. Poveraccio.

La specialità di Salvini resta, però, fare cazzate: come le fa lui le cazzate, nessuno! Una dietro l’altra, senza mai ammettere la sua minchionaggine. E con l’arrivo a Cosenza si appresta a farne una di dimensioni galattiche: candidare Mario Occhiuto alla carica di presidente della Regione Calabria del “centrodestra” unito. Una cazzata che più cazzata non si può. E speriamo che Salvini vada fino in fondo anche questa volta, dopo essersi fatto intortare per bene da personaggi come Sgarbi che a Cosenza hanno fatto solo passerelle.

Speriamo che Salvini si allei con Occhiuto, che da qui a poco dovrà rispondere del dissesto finanziario del Comune di Cosenza. Speriamo che Salvini si allei con Occhiuto, che risulta indagato da due procure antimafia (Roma e Catanzaro), e per bancarotta fraudolenta (28 milioni di euro truffati) dalla procura cittadina. Speriamo che Salvini porti a compimento questa operazione che farà capire meglio, specie dopo che la Giustizia avrà bussato alla porta di casa Occhiuto, che tipo di alleanza preferisce il Cazzaro Verde. Del resto basta guardare i suoi referenti a Lamezia, Furgiuele su tutti, per comprendere che se non sei almeno parente di ‘ndranghetisti, o indagato dall’antimafia, con la Lega non puoi avere niente a che fare.

Un’alleanza che lo porterà alla rovina così com’è successo a tutti quelli che hanno avuto a che fare con Mario Occhiuto. Una vera e propria manna dal cielo per gli avversari della Lega in Calabria. Con Occhiuto alla guida del centrodestra, la vittoria di un’alleanza Pd/5Stelle e liste civiche varie, si fa molto probabile.

Va detto però che a Cosenza esiste una componente giovanile che ha aderito alla Lega e che non vede di buon occhio la candidatura di Occhiuto. E in tal senso si sta muovendo. Così come tante altre componenti politiche cittadine tipo i Cinghiali, e i tanti sodali sparsi in Calabria che del cazzaro locale non vogliono sentire parlare. Resta da capire adesso se Salvini darà retta ancora una volta alla sua minchionaggine, oppure darà ascolto ai giovani che a Cosenza lo sostengono. Noi speriamo che resti per sempre quel minchione che è.