Calabria 2019, Occhiuto confessa: “Non sarò il candidato del centrodestra unito”

“Tutti possono esprimere la loro idea e hanno piena legittimità a farlo. L’unità è un valore quando è supportata da un’idea e da una prospettiva, quindi io penso che bisogna assolutamente perseguire questa possibilità, ma questo non vuol dire che sia un qualcosa di ineludibile. Alla fine ci confronteremo sui progetti e sulle idee più che su concetti astrusi come può essere questo di un’unità a tutti i costi”.

Sono queste le parole pronunciate da Mario Occhiuto a Davoli al termine dell’iniziativa elettorale organizzata da Forza Italia. Parole che suonano come una sorta di confessione politica di cui non poteva più fare a meno. Già, perché la sua autocandidatura non è piaciuta a nessuno, e ha provocato non pochi problemi al già sgangherato centrodestra. Problemi che Occhiuto ha creato con volontà e consapevolezza, come a dire: o candidate me, o vi faccio la guerra.

In sostanza, Occhiuto aveva già capito da tempo che non sarebbe stato il candidato del centrodestra e nonostante ciò, nel vano quanto ingenuo tentativo di forzare la mano sulla sua candidatura, agitando come spauracchio la spaccatura del centrodestra e di Forza Italia in Calabria, ha deciso lo stesso di giocarsi il tutto per tutto. Ma questa volta gli è andata male, e così si è ritrovato con il cerino in mano, scaricato da tutti, e impossibilitato a fare marcia indietro.

Occhiuto, dunque, confessa: non sarò il candidato del centrodestra unito. Anche se non lo dice esplicitamente, è questo il significato delle sue parole. Una situazione che non può più nascondere, tanto è evidente. Ma la novità nelle sue parole sta nel fatto che la sua presa di posizione pone anche Forza Italia ad un bivio: o con Occhiuto, o con la coalizione di CDX. Ed è chiaro che gran parte del partito non lo seguirà. Gli stessi che lo hanno contestato per la sua fuga in avanti, e che attribuiscono a lui e a Jolanda l’educanda, tutti i mali odierni di Forza Italia in Calabria.

Siamo di fronte ad un Occhiuto oramai sgamato da tutti e che non ha alcuna possibilità di riuscita nella sua disperata impresa. Concorrere da solo alla carica di presidente vuol dire perdere anche ogni speranza di entrare in un futuro governo della regione, qualora dovesse vincere il centrodestra. Perché a quel punto si sarà formata una maggioranza e dell’eventuale consigliere Occhiuto non saprebbero che farsene. Il tutto, ricordiamolo sempre, salvo complicazioni giudiziarie dell’ultima ora.