Calabria 2019, Orsomarso-Occhiuto: mors tua, vita mea

Con due consiliature regionali, il “camerata” Fausto Orsomarso si è assicurato una bella pensione per quando sarà vecchio e due belle case per i suoi discendenti. Ma non solo: visto che l’appetito vien mangiando e di lui tutto si può dire tranne che non sia una buona forchetta, dietro l’angolo c’è addirittura il coronamento del sogno più grande ovvero quello del Parlamento, soltanto sfiorato lo scorso anno. Eh sì, oggi Fausto Orsomarso è il tifoso più accanito di Wanda Ferro presidente della Regione Calabria. Sapete perché? Perché se Wanda Ferro viene eletta – e per farlo deve solo battere Palla Palla in agonia, capirai che impresa! -, la sua poltrona in Parlamento se la prende direttamente lui e anche se poi si dovesse votare dopo qualche mese sarebbe comunque una investitura quasi automatica anche per il “prossimo giro”. Magnifico, no?

E Occhiuto? Come la mettiamo col cazzaro? Alle ultime comunali, tre anni fa, Orsomarso era stato uno dei maggiori sponsor del sindaco più indebitato d’Italia, era salito più volte ‘sti palchi palchi in città per alzargli la mano a mo’ di vincitore (come da foto in copertina) e si era sperticato in grandissimi elogi per il collega, piazzandogli in giunta anche alcuni suoi fedelissimi, da Luciano Vigna a Lino Di Nardo sull’onda del successo della lista “Cosenza Positiva” (‘cchi fantasia…). E adesso? Mors tua vita mea recita un vecchio adagio e allora “menefrego”… Insomma, il “camerata” Orsomarso, sempre più pingue e sempre più simile a un pallone gonfiato, è pronto da tempo ad affossare l’amico diventato rivale e a sacrificarlo sull’altare della sua irresistibile ascesa.

Orsomarso, che non ha ancora 50 anni anagraficamente, è perfettamente uguale a quei “giovani vecchi” che una ventina d’anni fa diceva di voler combattere. Tale e quale. Non a caso si è sempre guardato la mano con personaggi del calibro dei Cinghiali e finanche con qualche campione di corruzione della “sinistra”. Un furbacchione della peggiore specie. Ormai, del resto, ne ha fatta di strada. La sua “Orsa”, cioè la società che opera nel campo dei servizi del marketing, cammina benissimo da sola sotto la guida del cognatino Passarelli e lui può pensare tranquillamente alla politica senza doversi lambiccare il cervello per trovargli le “commesse”. I soldi, ormai, non sono più un problema.  C’è una foto, che ormai ha fatto epoca, intitolata plasticamente la destra che avanza (sic, direbbe il cazzaro), che ritrae Orsomarso in compagnia di Passarelli, nella quale sembra prendere direttive dal cognato (la sorella Giada infatti ha sposato il fratello di Orsomarso, il caro Fabrizio). E allora, vi chiederete, qual era la strategia indicata dal buon Passarelli all’amico del cuore per vincere la battaglia, sedersi in Consiglio regionale e beccare 10mila barbettoni al mese senza far nulla?

Beh, la strategia puntava dritta a un po’ di gente da imbucare in una serie di carrozzoni in maniera tale da far aumentare i consensi e arrivare al traguardo. Ormai tutti sanno della “campagna di assunzioni” portata avanti dal prode Orsomarso all’interno di Calabria Etica.

Sì, avete capito bene. Proprio Calabria Etica, il fetido carrozzone pieno di clientes et parentes ai quali andavano i soldi che dovevano essere investiti nel Credito sociale e quindi per i nuclei familiari in difficoltà o per i poveri. Con tanto di contratti firmati il 10 novembre 2014, a 13 giorni dalle elezioni regionali. Più o meno come i falsi precari dell’Asp, che vennero assunti il 21 novembre, due giorni prima del voto. In questa squallida vicenda non sono implicati soltanto quelli che sono stati arrestati ma anche tutti quei colletti bianchi come avvocati e commercialisti che hanno preso bei soldini e i consiglieri regionali che hanno piazzato i loro parenti e amici tra gli assunti. Che bellezza!Evidentemente la strategia indicata da Carmine Passarelli a Fausto Orsomarso, che in effetti era attentissimo e memorizzava (eccome se memorizzava!) portava dritta almeno ad un’assunzione fondamentale. Quella di sua sorella, nonché cognata di Orsomarso, Giada Passarelli.

E non solo. Perché, da una rapida lettura di tutto l’elenco di questi papponi, si trovano tanti altri sodali dell’Orsomarso, che da astro nascente (!) della destra calabrese e magari anche nazionale, gradatamente è diventato il “pallone gonfiato” che è.

Renato Caforio, ormai storico “camerata”, che in molti hanno conosciuto come operatore de “Il Delfino” ma anche per la sua attività politica vicina ad Alleanza Nazionale prima e a tutte le storie di Orsomarso successivamente. Fino al punto di trovargli un posticino anche a Calabria Etica. Che male c’è?

Vito Di Nardo, detto “il piattaro”, fratello di Lino, altro elemento-base del cerchio magico di Orsomarso, desideroso di arrotondare i bilanci familiari. E che sarà mai un posticino a Calabna Etica? Entra pure tu, suvvia.

E che non si dica che Fausto il benefattore premia soltanto gente un po’ in là con gli anni come Caforio e Di Nardo, perché nel carrozzone c’è stato posto anche per i più giovani. Per esempio, Francesco Perfetti, giovane in cerca d’autore e di guadagno, così fedele a Faustino suo da accettare anche la candidatura nella sua lista “Cosenza positiva” a sostegno di Mario Occhiuto. Per esempio, Gianluigi Verta da San Marco Argentano, uno dei cosiddetti “Orsomarso boys”: vida cchi ti pigli compa’.

Non c’è che dire: il giovane “camerata” di un tempo si è perfettamente adeguato alla bisogna ed è diventato un politico “grosso” e importante, al punto tale da essere pronto anche per sedersi in Parlamento. Così vanno le cose in Italia, che male c’è? Così fan tutti. Si dice così, no?