Calabria 2021. Acri verso le Regionali… ad iniziare dal Santuario di Sant’Angelo

Verso le regionali… Ad iniziare dal Santuario di Sant’Angelo. Nel frattempo i consiglieri continuano a nominare collaboratori esterni

di ROBERTO SAPORITO

Quando ce l’hanno riferito, persone credibili, non volevamo crederci. Non tanto per aver presenziato, venerdì 30 scorso, alla Santa Messa in onore di Sant’Angelo quanto, piuttosto, alla opportunità o meno di parteciparvi. Accanto al sindaco di Acri, a quello di Cetraro, comunità gemellata con quella acrese da tantissimi anni, al consigliere regionale, Aieta, ex sindaco del centro tirrenico e da sempre vicino alla figura di Sat’Angelo, ad amministratori locali e cetraresi, erano presenti, nei primi banchi, anche due personalità politiche cosentine del centro destra, di Forza Italia, un assessore regionale ed una senatrice. Chiariamo subito una cosa; entrambi sono persone serie e preparate, non chiacchierate, li conosciamo bene perché da anni seguiamo, seppure da lontano, la loro attività, nulla da dire sul loro conto, né politico né personale. Non sappiamo se i due forzisti siano stati invitati dai Frati Cappuccini, o se, invece, si sia trattata di una loro libera scelta o se, infine, siano stati invitati da amici/elettori/collaboratori locali.

A noi, ma non vogliamo biasimare il comportamento di nessuno, la partecipazione dell’assessore regionale e della senatrice, è sembrata inopportuna. Intanto, perché avvenuta a ridosso di elezioni regionali ma soprattutto perché, se la memoria non ci inganna, i due non sono mai stati presenti ai festeggiamenti in onore del Beato Angelo prima e di Sant’Angelo poi. Se non ricordiamo male non erano presenti neanche all’evento dell’ottobre 2017, in occasione della Canonizzazione. Non ci risulta che si siano mai impegnati per la città e per il territorio.  Come mai, ora, tutta questa attenzione verso la comunità e verso la figura del Santo? A proposito di elezioni regionali. Il prossimo 10 novembre si riunirà il consiglio regionale per decretare la fine della legislatura. Poi inizierà ufficialmente la campagna elettorale (in realtà è iniziata già da qualche giorno). Il centro destra, per ovvie ragioni, vorrebbe votare a fine gennaio, il centro sinistra annaspa e preferirebbe primavera.

La prima coalizione starebbe pensando, visto che il candidato spetta a Forza Italia, di puntare su Occhiuto, Gallo o Caligiuri, il centrosinistra su Irto, ex presidente del consiglio regionale. Nel frattempo, proprio a pochi giorni dallo scioglimento dell’assise ed a pochi mesi dal voto, i consiglieri regionale, tutti, continuano a distribuire incarichi ed a rimodellare, con new entry, le proprie strutture con nomine che scadono anche a marzo. Vi pare una cosa normale? Ma se, oramai, l’attività del consiglio è fortemente ridimensionata e se il 10 novembre i 30 consiglieri decadono che senso ha nominare collaboratori esterni lautamente ricompensati? Eppure sul Burc fioccano gli incarichi.