Boccia sbarca a Cosenza e ad accoglierlo c’è il vecchio (politicamente parlando) ma sempre arzillo Franco Iacucci. Il compagno col culo degli altri. L’ex segretario di Palla Palla. L’uomo che curava per conto della paranza di Nicola Adamo e Madame Fifì (all’epoca) l’agenda con nomi e cognomi dei portatori di voti e degli amici degli amici con sostanziosi pacchetti di voti. Gente da foraggiare a ridosso di ogni tornata elettorale. Un ruolo che ha esercitato per tanti anni, e che gli ha permesso di acquisire un know-how che ha utilizzato per passare da garzone a presidente della Provincia di Cosenza. Una mossa che non è andata giù a Palla Palla e agli antichi compari, e tra i due è calato il gelo.
Il fatto che Boccia incontri per primo Iacucci, fa capire, agli esperti di geografia delle paranze del Pd, quali sono i personaggi che i due intendono incontrare nell’ennesimo vano tentativo di trovare un figurante da proporre ai calabresi come candidato del Pd, dopo la rinuncia della signora Ventura. E non del centrosinistra come si ostina a dire il travestito da Pd Boccia. I 5 Stelle non hanno mai siglato alcun accordo ufficiale con il Pd, è stato Conte a farlo per loro, un impegno che l’ex presidente del Consiglio non può, allo stato, mantenere. E non è per niente un caso, per gli esperti di storia della massoneria cosentina, che come primo luogo d’incontro il duo abbia scelto la sede della Confindustria di Cosenza, nota anche con il nome di casa del popolo. Il che dice tutto su dove i due “vogliono pescare”..
Per quel che riguarda la galassia del centrosinistra, quel poco che esiste, è già quasi totalmente schierato con De Magistris. Con chi devono allearsi Boccia e Iacucci non si capisce. Eccezion fatta per qualche sigla partitica fittizia che elettoralmente parlando non conta niente. E poi la vicinanza ostentata da Boccia con Iacucci, per gli esperti di semiotica criminale del Pd, è un gesto che porta con sé un altro problema: i rivali della paranza di Iacucci sono già in fermento. A tanti capibastone del Pd non sta bene la presenza di Iacucci vicino a Boccia. Hanno capito che la sua paranza si sta già muovendo per imporre agli altri il candidato “unitario”. Un candidato che dovrà essere espressione della paranza Boccia/Iacucci, i garanti del patto trasversale con la destra per far vincere Occhiuto e scongiurare la vittoria di De Magistris con il quale non si possono fare intrallazzi. Il che non prelude a nulla di buono per il duetto Boccia/Iacucci. Lo scontro con le altre paranze sarà inevitabile. Ancora una volta si apre l’ennesima faida tra paranze del Pd che non sortirà nessun risultato, se non quello di squalificare il già tanto squalificato Pd. È questa la loro natura, la logica che usano è la stessa usata dai mafiosi: ogni clan vuole comandare sugli altri, e c’è sempre qualche boss avido che non vuole mollare l’osso a nessuno E le faide del Pd assomigliano molto alle guerre tra clan tipo quelle di Scampia o a quelle della ‘ndrangheta. La lotta che loro chiamano politica, ha un solo obiettivo: il potere, che significa denaro. Che è l’unica cosa che interessa a quelli del Pd.
La saga del Pd calabrese assomiglia, ogni giorno di più, alla serie tv “Gomorra”. E come dicono I The Jackal, è altamente probabile che il Pd abbia subito gli effetti di Gomorra. E con l’entrata del pezzotto Boccia in campo, la Gomorra del Pd apre una nuova stagione. Ne vedremo delle belle, il divertimento è assicurato.