Calabria 2021. De Magistris all’ospedale di Cariati occupato: “Bisogna sanare subito questo scempio”

CARIATI – “Il Ministro della salute e il commissario alla sanità calabrese battano subito un colpo per sanare questo scempio”. Così si è espresso Luigi De Magistris, sindaco di Napoli e candidato alla presidenza della Regione Calabria, che nella serata dell’8 febbraio ha fatto visita all’ospedale ‘Vittorio Cosentino’ di Cariati occupato dal 19 novembre da un comitato cittadino guidato dall’associazione ‘Le Lampare’ che ne chiede il reinserimento nella rete ospedaliera calabrese dalla quale è stato escluso dai vari commissari che si sono succeduti alla guida della sanità calabrese negli ultimi 11 anni.

“Sono stato a visitare il presidio permanente dei cittadini presso l’Ospedale di Cariati sulla SS 106 Jonica – scrive De Magistris sulla sua pagina facebook -. Una struttura che da dieci anni funziona a scartamento ridotto con l’obiettivo evidentemente della mala politica di farlo morire lentamente. Non c’è nemmeno il pronto soccorso, uno solo tra Crotone e Policoro! Una vergogna. La salute è un bene comune, non un privilegio per pochi. In questo modo non vengono assistite persone destinate anche a morire senza nemmeno essere censite. La struttura va inserita subito nella rete ospedaliera acuta della Regione Calabria”.

L’incontro, spiegano dal presidio cittadino dell’ospedale di Cariati, è stato molto positivo. “De Magistris – dice Mimmo Formaro portavoce dell’associazione ‘Le Lampare’ – è apparso molto pragmatico e preparato sulla questione. Siamo contenti dell’appello che ha fatto e dell’impegno preso di contattare a livello personale anche il sottosegretario Sileri ed il commissario Longo”.

De Magistris, che nella stessa giornata aveva annunciato la sua candidatura a governatore della Calabria supportata dal movimento Tesoro Calabria di Carlo Tansi, ha ribadito “Basta indifferenza, sprechi e affari sulla pelle della gente. La salute e la sanità devono essere garantiti a tutti ai sensi degli articoli 3 e 32 della Costituzione Repubblicana”. La speranza è che quella del sindaco di Napoli non sia una passerella elettorale.