Calabria 2021. Perché bisogna stare lontani dal Pd (di Francesco Cirillo)

Perché bisogna stare lontani dal Pd calabrese

di Francesco Cirillo

Il Pd calabrese ha radici lontane e molto dignitose. E’ stato creato da persone che hanno creduto negli ideali del comunismo e per questi ideali hanno subito persecuzioni e continue angherie. FINE. 

Adesso parliamo del Pd nostrano, quello dagli anni 70 in poi con tutte le sue varianti. Un partito che si è subito allineato con le classi potenti dominanti la Calabria e che le ha affiancate superbamente superando in molti casi la stessa Democrazia Cristiana alla quale non è stata mai alternativa in termini di progettualità. Negli anni 70-80 il partito ha affiancato le forze della polizia per sconfiggere l’Autonomia proletaria che con i suoi collettivi, radio e librerie sparse nel territorio rappresentava una valida alternativa a quella sinistra fintamente progressista e spesso alleata nei comuni piccoli e grandi alla Democrazia Cristiana.

Avallò le perquisizioni a tappeto nell’Unical alla ricerca di professori sovversivi, avallò gli arresti ai membri dei collettivi, avallò ogni operazione di polizia tendente a fare terra bruciata a chiunque si mettesse alla sua sinistra. Fece ancora di più tramite i sindacati che dagli anni 80 in poi smantellarono l’industria tessile e le piccole industrie riducendo al lastrico migliaia di operaie e operai nel nome della globalizzazione.

Nel Pd si infiltrarono quindi borghesi e arrivisti della peggiore specie, pronti a tutto pur di spremere una mucca in tutti i settori della macchina amministrativa calabrese. Le giunte regionali di “sinistra” non si sono distinte in niente di diverso dalle giunte regionali di destra, con le quali hanno rubato insieme. Hanno fatto negli anni le stesse cose, sguazzando nella sanità privata, distruggendo quanto c’era di pubblico, scatenandosi in lotte intestine solo per motivi di arrivismo e danaro pubblico da succhiare dalle casse della regione.

Non si sono fermati di fronte a nulla, in nessun campo, da quello ambientale a quello sanitario a quello dell’istruzione, riducendo la Calabria a terra abbandonata e disastrata. La cosiddetta e falsa sinistra e la destra sono gli unici responsabili di questa tragedia e fanno bene De Magistris Tansi e Lucano a tenersene ben lontani. I calabresi mai come ora hanno la possibilità di mettere in moto un cambiamento radicale e completo che potrà riportare la nostra Calabria a regione virtuosa e indirizzata verso la difesa ambientale, il turismo sostenibile, il recupero dell’agricoltura, dei borghi abbandonati, e soprattutto puntando su un innalzamento del livello culturale tramite investimenti mirati nelle scuole e su quei settori descolarizzati ed emarginati delle nostre periferie.

L’unità si fa solo in questo campo tenendo fuori i marchettari, i massoni, gli speculatori, i delinquenti veri col colletto bianco, tenendo fuori quei partiti come appunto lo è il Pd che ha giocato sulla pelle dei calabresi per decenni. Sappiamo tutti che all’interno di questo partito, così come nei sindacati unitari, esiste tanta gente onesta e appunto a queste persone si chiede un salto di libertà in questo nuovo grande schieramento realmente di sinistra che finalmente darà alla Calabria la libertà che chiede. Ora o mai più.