Calabria 2021. Robertino Occhiuto: i voti della mafia ci fanno schifo. Tutta colpa di Gratteri

Se ci fosse una giustizia giusta e uguale per tutti il falso e bugiardo Robertino Occhiuto non potrebbe permettersi il lusso di dire: i voti della ‘ndrangheta ci fanno schifo. La più grossa e infame bugia che i calabresi onesti (non certo i peones e i clienti che votano Occhiuto, per loro va bene tutto, anche un mafioso alla guida della regione, l’importante è fare loschi affari e mangiare fino ad ingozzarsi con la cosa pubblica) sono costretti ad ascoltare da chi con la ‘ndrangheta fa affari da sempre.

Verrebbe da dire tutta colpa di Gratteri: quando si è trattato di azzoppare Oliverio a pochi mesi dalle elezioni regionali, non si è creato nessun problema di lasciare l’allora pm Luberto libero di costruire una inchiesta contro l’ex governatore, giusta per carità, ma che cozza con quello che lui da sempre va dicendo: NON FACCIO OPERAZIONI PRIMA DELLE ELEZIONI. Ma in quella occasione l’operazione l’ha fatta, eccome se l’ha fatta. Di più: per essere sicuro di mettere in difficoltà il centrosinistra disse, entrando a gamba tesa nella campagna elettorale: “non ho mai trovato in nessuna intercettazione il nome dell’onorevole Jole Santelli”.

Bene, chiediamo a Gratteri se può dire la stessa cosa dei fratelli Occhiuto. E in particolare di “fratel Mario”. Lo sa benissimo Gratteri che ha letto centinaia di verbali, e ascoltato dalla viva voce dei tanti pentiti di ‘ndrangheta, tra i quali Foggetti e Lamanna, fare il nome, per questioni di voto di scambio, di Mario Occhiuto, Marcello Mazzetta Manna, e Enzo Paolini. Adolfo Foggetti e Daniele Lamanna, due boss della ‘ndrangheta cosentina, oggi pentiti, hanno dal primo momento del loro pentimento chiamato in correità diversi politici: oltre i succitati hanno chiamato in correità anche Orlandino Greco (già sindaco di Castrolibero) e Sandro Principe (già sindaco di Rende). Ma solo per loro sono valse le chiamate in correità, infatti sia Principe che Greco sono finiti sotto processo per questioni di collusione e voto di scambio con la ‘ndrangheta. I verbali originali di Foggeti dove fa il nome di Mario Occhiuto li trovate nel nostro sito sotto la voce: “le cantate di Foggetti”.

Lo chiediamo da sempre: come mai le dichiarazioni dei pentiti sono state usate solo per Sandro Principe e Orlandino Greco, e non per Mario Occhiuto e Marcello Mazzetta Manna? Come mai Gratteri non è ancora intervenuto, come fece con la Santelli, per dire a Roberto Occhiuto: “guarda che il nome di tuo fratello risulta in molti verbali di pentiti di ‘ndrangheta che dicono di averlo votato, in cambio di favori e appalti. Perché Gratteri difende la destra e mena mazzate da orbi al centrosinistra?

In un paese normale queste domande sarebbero già state evase, ma qui siamo in Calabria dove la realtà supera sempre la fantasia. I massomafiosi che sostengono Roberto Occhiuto se la ridono sotto i baffi, perché sanno bene di essere degli intoccabili e che nemmeno Gratteri può far nulla contro di loro. Ed è per questo che Roberto Occhiuto dice: vinceremo facile. Dalla Giustizia, nonostante i tanti reati commessi, non hanno nulla da temere. La Giustizia in Calabria si accanisce solo contro i ladri di polli e la manovalanza mafiosa. Che dire: a stu priazzu puru nannuzzu, vincerebbe le elezioni. Benvenuti in Calabria, dove nulla è come appare.