Reggio. Tilde Minasi e i clienti di Scopelliti tornano alla carica: la Lega è sempre “cosa” di Peppe

La nomina ad assessore regionale di Tilde Minasi, da sempre donna fidata e legata a Peppe Scopelliti, dopo essere stata “trombata” dall’elettorato reggino, con logiche poco chiare, aveva provocato molte polemiche, anche perché nessuno della base ma anche del livello dirigenziale la voleva assessore. Poi, come tutti sapete, a settembre 2022, è stata eletta al Senato e dopo non poche incertezze, ha abbandonato il campo calabro salvo adesso ritornare a esternare per chiedere le dimissioni di Falcomatà. Ovviamente in quota Scopelliti.

Ecco perché è opportuno riproporre una sorta di riepilogo dei soggetti che hanno fatto parte del suo codazzo alla Cittadella di Catanzaro e che adesso stanno lavorando a fondo per il ritorno trionfale del “capo” ovvero Peppe Scopelliti nella politica attiva dopo le ben note vicende giudiziarie. E che mirano senza troppi giri di parole a prendere il posto di Falcomatà alle prossime Comunali, magari con l’ennesima piroetta della minuscola “dama nera”. Intelligenti pauca…

Se qualcuno avesse avuto ancora dubbi rispetto agli alleati della Lega di Salvini in Calabria, la notizia relativa alla prima assunzione della allora neo consigliera regionale Clotilde Minasi, detta Tilde, era già stata illuminante. A Reggio e provincia tutti sanno che la signora Minasi è stata una fedelissima di Peppe Scopelliti e non era un mistero che fosse stata eletta con i voti dell’ex presidente della Regione. Addirittura, alle Politiche del 2018 era stata lei a cedere il seggio al Senato a Salvini, prima che uscisse fuori la vicenda della Caligiuri.

Ma se proprio ci fosse stato ancora qualche dubbio, la Minasi lo aveva definitivamente fugato assumendo per primo come componente interno della sua struttura di consigliere regionale, il signor Massimo Pascale. A prima vista il nome, specialmente a chi non è di Reggio, non dice nulla ma i reggini invece appena hanno saputo, hanno sorriso amaramente. Massimo Pascale, per quanto possa essere definito professionista serio e magari anche stimato trasversalmente dalla politica reggina e calabrese, è stato sempre al fianco di Scopelliti, da capo della segreteria prima al Comune e poi alla Regione. Niente di male, per carità, e soprattutto niente di personale contro il signor Pascale, ma vivaddio poi nessuno ci venga a dire che la Lega a Reggio e provincia altro non è che l’espressione del buon Peppe e di tutti i suoi compari.

Il denaro, del resto, è fonte necessaria di vita ma soprattutto può diventare fonte di accordi “politici” tra più persone probabilmente in virtù di consensi che “devono” essere “ ricambiati”. E così Tilde Minasi, all’epoca in cui era capogruppo della Lega in consiglio regionale, non si era limitata ad assumere Massimo Pascale, il segretario storico di Peppe Dj ma anche altri elementi del cerchio magico di Scopelliti. Ed infatti con l’atto N. 60 DEL 16/01/2021 nella Parte Seconda DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO REGIONALE conferiva l’incarico di responsabile amministrativo al 50% della sua struttura alla dottoressa Valentina Sapone, 34 anni.

Ma chi è la dottoressa Valentina Sapone che ha percepito bei soldini da un consiglio regionale che era ormai dimissionato dopo la prematura morte della presidente Jole Santelli e che si è vista fare un contratto in data 16 gennaio 2021?
È la moglie di Domenico Marra (ex consigliere comunale di Reggio Calabria ovviamente ai tempi di Peppe Scopelliti e del suo “Modello Reggio” o modello di cartone come lo chiamano adesso), soggetto politico che alle elezioni regionali del 2020 aveva votato per l’ex consigliere non rieletto Giovanni Nucera di Sinistra Ecologia e libertà oggi nel Pd e coinvolto nella inchiesta della DDA di Reggio Calabria su infiltrazioni mafiose e corruzione all’interno della società Avr che gestisce la raccolta della differenziata in città.

Marra infatti dopo avere fallito con Nucera pare essere ritornato da colui al quale aveva fatto da testimone di nozze e quindi “Lega”to a lui da un “comparaggio” ossia Giuseppe De Biasi, oggi capogruppo della Lega al consiglio comunale di Reggio e per aiutare lo stesso De Biasi ha addirittura candidato alle elezioni di settembre 2020 la sorella di sua moglie tale Sapone Mariangela che con la preferenza di genere lo ha così sostenuto facendo votate il duo Sapone-De Biasi. Sì, stiamo parlando proprio dell’attuale capogruppo della Lega al Comune di Reggio Calabria, che è salito qualche tempo fa agli onori della cronache perché pubblicamente sostenuto da Natale Errigo, arrestato nell’ambito dell’operazione “Basso profilo” della Dda di Catanzaro, esponente di spicco delle famiglie mafiose De Stefano-Tegano che lo hanno votato nei “territori” più caldi della città’.

Giuseppe De Biasi è soggetto politicamente vicino a Tilde Minasi (che per sua fortuna non risulta indagata nella inchiesta che riguarda Errigo), la quale si è spesa molto per l’elezione dello stesso e per di più qualche mese prima del voto – ma guarda un po’ il caso… – aveva provveduto ad inserire alla Regione la moglie di De Biasi (la signora Garascì Carmelita) facendole un contratto nel gruppo consiliare della Lega con decorrenza 01 Agosto 2020 fino al 31 Dicembre 2020 per un importo di circa mille euro mensili.

Scaduto il contratto, la Minasi allora ha pensato bene, probabilmente su input di De Biasi (che le sta recando parecchi imbarazzi ultimamente), di “blindare” la moglie di Domenico Marra, che avrebbe dovuto portargli in dote l’elezione dell’attuale vicesindaco di Motta San Giovanni Rocco Campolo, candidato della stessa Minasi e votato da Giuseppe De Biasi alla città metropolitana e che però non è stato eletto, piazzandosi addirittura al settimo posto e “disobbediendo” a quello che era stato l’ordine di scuderia di Salvini e cioè di votare i candidati della Lega, Porpiglia, Minicuci e Gaudioso. Nino Minicuci – che anche senza il voto di De Biasi è stato comunque eletto – si è arrabbiato lo stesso, però, e ha coinvolto il leader nazionale Salvini, oltre che quello regionale Roy Biasi, che pare avesse chiesto provvedimenti per il duo De Biasi-Minasi. Evidentemente, tuttavia, quei problemi sono stati superati.

Ma tornando ai contratti della Minasi, oltre alla stessa dottoressa Sapone troviamo tra i raccomandati della Minasi i sempre presenti Scopelliti boys ossia Massimo Pascale (uomo vicinissimo a Peppe Scopelliti), Felice Costa e Natale Barillà, citato nell’inchiesta Glimbing perché amico di Mariolino Gennaro, mafioso oggi pentito. E c’è da giurare che questi soggetti saranno stati certamente tutti “piazzati” in posti di controllo. Insomma, la Lega in Calabria è sempre “cosa” di Peppe. Baciamo le mani!