Oggi nuovo appuntamento con la politica calabrese dietro le quinte. Ormai dentro la Cittadella di Germaneto le “gole profonde” non si contano più, segno evidente che dentro la macchina del potere di Robertino il parassita più di un meccanismo si è inceppato quasi quanto l’ebetino quando… cacaglia, tanto per farvi capire meglio.
Ieri vi avevamo promesso di raccontare i retroscena della lotta tra la Straface e la Succurro….chi diventerà assessore tra le due priimedonne – si fa per dire – dell’Armata Brancaleone di Robertino l’ebetino? In questo caso a decidere non sarà Occhiuto ma il potentissimo Gallo.
Intanto, ormai tutti sanno e vedono che Pasqualina Straface e Gianluca Gallo neanche si parlano nonostante le smentite ufficiali e di facciata. Gallo non vuole un assessore vicino il suo regno (lo Jonio cosentino) e quindi preferisce la Succurro. Il Gallo, poi, ha cercato di togliere più voti possibili a Pierluigi Caputo, aiutando, per quanto possibile, la Succurro…. perché non vuole neanche Carmine Potestio (del quale Caputo è l’estensione) tra i piedi. Lo considera pericoloso. Ed in questo trova una mezza sponda in Occhiuto che nell’attuale momento storico non vuole avere altri indagati intorno a lui. E Caputo – a detta di tutti – è un reato che cammina, quasi quanto il suo “padrone”. Ed è per lo stesso motivo che Robertino, diversamente dal Gallo cedrone, preferirebbe la Straface come assessore. Robertino infatti è a conoscenza anche delle indagini a carico della Succurro e del marito Marco a ‘mbroglia. Capito l’intreccio?
Ma dietro la scelta di chi nominare assessore tra Straface e Succurro, ci sono anche altri motivi che riguardano i “supplenti”. Nominare assessore la Succurro vuol dire far entrare in consiglio regionale Ugo Vetere che Occhiuto – nonostante le apparenze – considera “nu ciuatu” e di conseguenza traccheggia.
Dall’altra parte, tuttavia, nominare assessore Pasqualina Straface vorrebbe dire aprire le porte del Consiglio Regionale addirittura al terribile Chiappetta Piercarlo, cognato di Mario Occhiuto. Quello che girava con le cartelle cliniche di Jole Santelli e diceva che non sarebbe arrivata a Natale 2029, come purtroppo è realmente accaduto. Un soggetto molto pericoloso, che tra l’altro ha anche patteggiato una pena a 2 anni per bancarotta fraudolenta, e che Roberto Occhiuto fondamentalmente non stima, al contrario del fratello Mario. Durante il periodo di campagna elettorale, Piercarlo Chiappetta ha addirittura litigato con Robertino, il quale – anche giustamente – lo accusa di parlare troppo ed a sproposito. Motivo per cui il capo, due settimane prima delle elezioni, ha mollato, elettoralmente, Chiappetta, spostando i consensi verso Caputo (leggi Potestio). Ma non è riuscito a evitare di farlo piazzare in posizione utile da subentrare in Conslglio in caso di nomina della Straface ad assessore. Insomma, un bel guaio… Una scelta non facile per Robertino che dovrà, per forza di cose, non deludere il Gallo cedrone. E come se ne esce? Al momento non lo sappiamo ma comunque vada per Robertino sarà un… disastro!









