La Calabria Film Commission è ormai prezzemolo di ogni minestra. Pensavamo che la sua mission fosse quella di valorizzare e sostenere le produzioni visive volte a valorizzare la Calabria, ma vediamo che sotto la gestione del duo formato da Roberto Occhiuto e dal Commissario straordinario Antongiulio Grande, la troviamo su tutto. Vabbè che con nomi così impegnativi e nobiliari non poteva essere diversamente, vabbè che l’appetito vien mangiando (non fraintendete, parliamo in senso figurativo) e la mania di grandezza è sconfinata, vabbè che non c’è confine alla presunzione umana, ma vedere che adesso alla Film Commission è stato affidato l’incarico di ufficio stampa non l’avremmo mai immaginato.
Eh sì, perché all’ultima Fiera internazionale del Turismo a Milano, la mitica BIT, l’ufficio stampa della Regione Calabria è stato affidato alla Calabria Film Commission. Lo apprendiamo leggendo il Decreto dirigenziale n. 1194 del 01/02/2024 che stabilisce le spese per la BIT di Milano 2024. Abbiamo già scritto che per la BIT 2023 si raggiunse la spesa di 400 mila euro. Quest’anno, per la BIT 2024, siamo a quasi 410 mila euro. La spesa più grossa è per l’affitto dell’area nuda, siamo a 195 mila euro. Per la costruzione e l’allestimento dello stand siamo arrivati a 165 mila euro.
Poi abbiamo la novità dell’affidamento dell’ufficio stampa a società esterna. A memoria nostra questo compito è stato sempre svolto dall’ufficio stampa della Regione collaborando con l’assessorato al Turismo. Ma questa è la novità 2024: alla Calabria Film Commission è stato affidato l’ufficio stampa della Regione Calabria per la modica cifra di euro 39 mila. Dicasi trentanovemilaeuro. Sarebbe interessante capire il perché di questa novità. L’ufficio stampa regionale non era in grado di gestire l’evento? E da quando in qua la Calabria Film Commission è diventata un’agenzia professionale?
Ma la Regione sembra risponderci proprio tramite il decreto. Infatti per giustificare la scelta si scrive che “… per l’evento si rende necessario una opportuna campagna giornalistica con un servizio di ufficio stampa…”. Forse è per questo che abbiamo assistito alla Bit più muscia e incolore dell’ultimo ventennio. Eravamo abituati ogni anno ad assistere alla gara della minchiata più grande tra tutte le tv regionali, locali, giornali e giornaletti, siti e blog di ogni genere, a chi la sparava più grossa sulla performance della nostra regione. Quest’anno una musciaria unica, pochi servizi, minutaggio contato, poche parole. Chissà che non sia scattata anche una specie di rivalsa da molti organi di stampi esclusi dal business 2024? E quali saranno state le fortunate tre testate giornalistiche, di cui si parla sempre nel decreto, prescelte per la promozione dell’evento? Ma ecco la parte del decreto che parla di tutto ciò. Carta canta…
Ma non finisce qui. Sempre nel decreto in oggetto viene affidato l’incarico di catering, aperitivi, bar, con prodotti tipici calabresi, alla società ALARICO EVENTI SRL DI COSENZA PER LA SOMMA DI EURO 8,540 MILA. Ciò che ha attratto la nostra attenzione è la parte del decreto nella quale si afferma che la Alarico Eventi srl ha presentato un’autocertificazione per sostenere che la società non ha aperto una posizione Inail e Inps perché non ha in carico personale dipendente per il quale sia obbligatorio il versamento dei contributi. Ma scusate: il bar della Fiera è stato affidato ad una società che non gestisce nemmeno un bar?
Tutto è possibiie e soprattutto “legale” nel fantastico mondo di Robertino… non mettiamo in discussione la liceità e il rispetto della legge. Però una considerazione permettetecela. E’ la prima volta che ci capita divedere che l’UFFICIO STAMPA viene assegnato ad una società che non è un’agenzia stampa. E il bar e il catering viene assegnato ad un’altra società che non ha un barista dipendente. Vabbè che siamo nell’epoca dell’intelligenza artificiale. Ma qui sembra di essere sul PIANETA PAPALLA, IL PIANETA DEL FUTURO. E POI NOI PAPALLESI SIAMO GENTE ALLEGRA…