Calabria corrotta e concorsi truccati, tutto pronto per (ri)assumere i “soliti noti” all’ex Genio Civile

Lo scrivevamo già nello scorso mese di marzo 2019 che era pronta la nuova campagna acquisti alla Regione Calabria nell’approssimarsi delle elezioni regionali. A marzo 2019 infatti era stato pubblicato sul sito della Regione il bando per il reclutamento di quindici (15) professionisti esterni da impiegare con attività di collaborazione all’ex Genio Civile della Regione. 

Tra i requisiti, oltre alla comprovata esperienza nell’ambito strutturale e dell’ingegneria sismica, è richiesta l’iscrizione ad un ordine professionale. Bisogna inoltre dimostrare di aver trattato durante la carriera professionale, le problematiche della nuova Norma sismica sia con la progettazione che con la direzione lavori di servizi attinenti.
Viene da pensare: “Bene! Si smaltiranno così tutte le pratiche giacenti nei vari Settori Tecnici grazie ai quindici (15) professionisti esterni di comprovata esperienza”. Aria nuova quindi alla Regione.

E invece no. Leggendo il bando e tornando indietro al 2017 appare evidente che la campagna di primavera non porterà aria nuova. Tra le file della Regione ben tredici (13) professionisti esterni stanno già prestando i loro servizi negli uffici del Genio Civile, grazie al precedente avviso del 2017 finalizzato alla selezione di sei (6) unità. Arruolati i primi sei (6), per insorte esigenze, sono stati contrattualizzati altri sette (7) professionisti, attingendo dalla Graduatoria Definitiva pubblicata sul sito istituzionale della Regione Calabria portale dedicato Dipartimento Infrastrutture, LL.PP. Mobilità – “Avvisi e Selezioni” in data 26/05/2017 e approvata con decreto DG n. 8698 del 02.08.2017.

Ci chiediamo quindi: se già in tredici (13) stanno prestando servizio, che motivo c’è di fare una nuova selezione? Forse si è esaurita la graduatoria da cui attingere gli altri due per arrivare a quindici? Non si rischia così di bloccare un servizio nei tempi biblici dei concorsi?
La risposta a queste domande è contenuta negli strafalcioni commessi dai nostri dirigenti. Il bando del 2017, al quale dopo l’intervento degli Ordini Professionali poterono partecipare anche gli architetti prima esclusi, era aperto a tutti i professionisti in possesso dei requisiti richiesti, requisiti che nel bando attuale restano identici, eccezion fatta per l’esperienza di almeno sei mesi maturata presso la Pubblica amministrazione.

È evidente quindi che la rosa si stringe. La campagna di acquisti allora è probabilmente finalizzata alla riconferma dei professionisti già operanti, che per qualche oscuro motivo non possono essere prorogati. Qualche strafalcione occulto al quale si vuole rimediare. Tutto ciò appare ancora più assurdo poiché la graduatoria del primo avviso non si è affatto esaurita; anzi risultano idonei ben ulteriori sette (7) professionisti che potrebbero essere contrattualizzati dalla Regione, garantendo l’operatività degli uffici del genio civile. I primi sei professionisti infatti hanno visto scadere il loro mandato proprio ieri e quindi sono a casa, mentre i successivi sette lo saranno nel prossimo autunno.

Tenendo conto dei tempi per svolgere un concorso, fino al prossimo autunno (e sono ottimista) gli uffici di Reggio e Catanzaro resteranno senza consulenti.
Tra il prorogare i professionisti già operanti o far scorrere la graduatoria, alla Regione Calabria si sceglie la soluzione meno onerosa: altro Avviso Pubblico identico al primo e altra selezione. E come al solito, soldi pubblici buttati al vento per coprire errori e per favorire i figli di o gli amici degli amici.
La Regione è stata costretta a rifare il concorso perché il contratto stipulato non è prorogabile.
A questo punto vi chiederete: ma chi sono i 13 professionisti già operanti? Ecco l’elenco.

Ing. Fabio Sorrenti;
Ing. Tatiana Perri;
Ing. Valentina Grandinetti;
Ing. Francesco Antonio Mercurio;
Ing. Cristian Berardi;
Ing. Vincenzo Marcianò
Ing. Maria Catena Bellissimo
Ing. Paola Tucci
Ing. Fabio Cosco
Ing. Cristian Scarcelli
Ing. Cristian Pastino
Ing. Alessandro Pastino
Ing. Domenico Fiorillo

Contestualizzato il quadro generale, eccoci alle ultime notizie. Ad appena tre mesi dalla pubblicazione del bando, nei giorni scorsi è stata pubblicata la graduatoria provvisoria dell’Avviso per il Genio Civile. Tra i primi classificati dei 42 ammessi alla fase orale non manca nessuno delle signore e dei signori che abbiamo appena citato. Il gruppo è salvo! E le nostre previsioni, come al solito e come volevasi dimostrare, si sono avverate. Qualcuno dovrà studiare un po’ di più per rientrare tra i 15, ma questo non è un problema. E ovviamente sono stati esclusi tutti i validi professionisti senza i 6 mesi di esperienza nella pubblica amministrazione.

Come facciamo ormai da anni, ogniqualvolta che denunciamo un concorso truccato o pilotato come quello di cui ci stiamo occupando, non ci rimane che auspicare un interessamento della magistratura anche per questa vicenda che vede coinvolti i soliti protagonisti della politica regionale. Anche perché la commissione che ha fatto la selezione è composta dai dirigenti con cui i 13 stanno già lavorando ma soprattutto si sono dimenticati (o fanno finta) che quelli già contrattualizzati non potrebbero più partecipare. E invece, come da scontato copione, parteciperanno e vinceranno…

Il Rup del nuovo bando è un certo Pirrò che sta a Catanzaro.
Il primo della lista Sorrenti, e anche Berardi, lavorano con Pirrò alla stessa scrivania.
Cristian Scarcelli sta a Cosenza nella stessa stanza di Mimmo D’Ambrosio, storico braccio destro di Palla Palla e adesso alter ego del Dirigente del Genio Civile di Cosenza mentre l’altro nome di grido è senz’altro quello di Paola Tucci, figlia del “famoso” ingegnere Franco Tucci, celeberrimo direttore dei lavori dei cantieri di piazza Fera a Cosenza, della funivia di Lorica e dell’aviosuperficie di Scalea. Tanto per intenderci, parliamo dell’ingegnere che dipinge a grandi pennellate Madame Fifì come una delinquente matricolata, Scalea come una landa desolata e denuncia le manovre dei politici corrotti, da Palla Palla al cazzaro. La sua figliola, poi, tanto per non farsi mancare nulla, ha sposato uno dei rampolli dell’infinita dinastia dei Veltri, Arturino… il quale – poverino – avrebbe voluto partecipare anche lui alla “selezione” ma è stato fermato appena in tempo per non far finire tutto a… puttane (scusate il francesismo…). E vissero tutti felici e contenti!