Calabria, finalmente arriva Gino Strada per ospedali da campo e Covid Hotel. Spirli? Un calcio in culo

Alla fine Gino Strada aiuterà la sanità in Calabria, non come commissario ma con un impegno che riguarderà la gestione degli ospedali da campo, il supporto all’interno dei Covid Hotel e nei punti di triage negli ospedali.
Gino Strada si occuperà in particolare dei Covid hospital. Il coinvolgimento dell’associazione nel supporto alla regione Calabria é stato deciso nell’ambito di un accordo con il Dipartimento della Protezione Civile annunciato nella serata di ieri dal fondatore di Emergency.

“Considerando l’evoluzione della situazione epidemiologica in atto – dichiara il dipartimento della Protezione Civile – si è ritenuto che l’associazione Emergency possa contribuire a rispondere ad urgenti esigenze di assistenza socio-sanitaria alla popolazione, come la gestione di strutture ospedaliere da campo o il supporto all’interno dei Covid hotel, nonchè nei punti di triage delle strutture ospedaliere. Già a partire dalla giornata di mercoledì l’associazione sarà attiva sul territorio”. Nell’idea del governo, il compito principale di Emergency sarà quello di costruire ospedali da campo tra Catanzaro e Reggio Calabria, dove il sistema sanitario regionale è maggiormente in affanno.

Nel corso della serata di ieri, anche il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri aveva parlato in televisione dell’emergenza sanità in Calabria. “Strada? Non va bene per la Calabria – ha detto il magistrato ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7 -. So le cose straordinarie che ha fatto in Africa, ma il problema in Calabria non sono gli ospedali da campo, ma le ruberie e l’acquisto dei materiali medici”.

Insomma, per Gratteri, “c’è bisogno di un manager, non di un medico. E non c’è bisogno nemmeno di ospedali da campo come se fossimo in Afghanistan: in Calabria ci sono 18 ospedali chiusi, meglio riaprire quelli. Come commissario, andrebbe bene un calabrese emigrato per fame, che ha fatto i concorsi al nord perché non ha voluto fare i concorsi deviati dalle mafie al sud, un professore universitario. Avrei un nome ma non lo dico“, dice Gratteri buttando lì l’esca. Chi sa se qualcuno dalle parti di Palazzo Chigi, con la confusione che regna sul caso Calabria, non decida di farsi dire quel nome. Perché ormai tutti hanno capito che il governo deve comunque nominare un commissario per mantenere gli equilibri con i boss della sanità privata e tutto il marcio che si muove nel pianeta sanità. Ai massomafiosi calabresi non andava bene una persona onesta come Strada e il governo per calmare gli animi di noi calabresi, gli ha dato un incarico che sicuramente sarà provvisorio e limitato al periodo Covid. Le magagne e il mangia mangia ad opera di questi infami, potranno finire soltanto se alle prossime regionali, i calabresi voteranno un candidato fuori dal sistema di potere.

Il governo spera che l’arrivo di Gino Strada in Calabria, sia pure non nelle vesti di commissario, faccia calare la tensione. Ma è chiaro che se il nuovo commissario fosse un altro “impresentabile”, l’atmosfera diventerà di nuovo incandescente. Ultimo pensiero per il buffone presidente facente funzioni della Regione: ha detto che non vuole Strada e ha ribadito che “devono passare sul suo cadavere” se verrà in Calabria. Consigliamo a Strada o a chi per lui una sola reazione: un calcio in culo, ben assestato, in modo tale da fare “atterrare” questo mezzo uomo dalla Cittadella a Catanzaro Lido.