Calabria, grandi manovre alla Sorical: Abramo “candida” la Petitto come nuovo commissario

Le grandi manovre per il cambio della guardia alla Sorical, per quanto continuino ancora sotto traccia, stanno ormai conquistando la ribalta dell’agenda politica dei “manovratori” della presidente della Regione Calabria, che – com’è noto – esegue con grande diligenza tutti gli ordini che le vengono imposti dalla massomafia di stato che l’ha messa su quella poltrona.

Abbiamo già spiegato come lo scaltro commissario liquidatore Gigino Incarnato alias Tic Tac si sia mosso con largo anticipo per prendersi una fetta della grande torta dei 68 milioni di fondi per l’ingegnerizzazione delle reti idriche in combutta con alcuni privati per gestire il business del “Progetto Abatemarco”. Incarnato, in realtà, spera che le diatribe per la nomina del suo successore proseguano ancora per parecchio tempo, non solo per portare a termine il suo piano ma anche, all’occorrenza, per rimanere nel ruolo, visto che ormai tutti sanno che non c’è più differenza tra i due schieramenti di centrodestra e centrosinistra che rubano e mangiano allegramente insieme, come insegna anche l’ultima grottesca vicenda dei vitalizi.

A contendersi la guida della Sorical con Incarnato ci sono due clienti “pesanti”: il Cinghiale, al secolo Tonino Gentile da Cosenza e il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo.

Gli ultimi boatos riferiscono che, all’indomani del nostro articolo nel quale venivano svelate le grandi manovre sottobanco della malapolitica, Sergio Abramo, con una mossa strategica, ha fatto un mezzo passo indietro proponendo nel ruolo di commissario una sua dirigente di fiducia ovvero Rosamaria Petitto, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Catanzaro, ma già assessore al Bilancio nella sua Giunta a Catanzaro per due anni e mezzo, fino all’estate del 2016, quando poi è stata nominata all’Ordine dei Commercialisti. 

Nel curriculum della Petitto, 54 anni, si legge che è titolare di uno studio professionale, legale e commerciale, che ha ricoperto diversi incarichi in qualità di revisore contabile in aziende private ed enti pubblici, fra i quali i Comuni di Girifalco, Zagarise, Magisano, Umbriatico, Marcellinara e Simeri Crichi e che è stata presidente del Collegio sindacale di Fincalabra e del Centro agroalimentare di Lamezia Terme. Con tutto il rispetto, ci sembra “pochino” per aspirare a reggere le sorti di un carrozzone del calibro della Sorical ed è del tutto evidente che la dottoressa Petitto ha alle spalle la figura ingombrante di Abramo. E non solo perché è stata assessore nella sua Giunta.

La dottoressa Petitto, infatti, conosce molto bene anche un personaggio molto in vista nella Sorical e che risponde agli stessi ordini ovvero l’ormai famosa tuttologa Maria Pia Chiarella. Del resto, tutti sanno che Abramo Customer Care, So.Ri.Cal. e Comune di Catanzaro rappresentano una sorta di “triangolo del potere” che risponde a tre “capi” indiscussi ovvero Abramo – Chiarella – Giampà.

E a molti non è sfuggito, appena un anno fa, il passaggio dei Servizi Informativi interni di So.Ri.Cal. alla gestione esterna riconducibile agli Abramo. Come mai sempre gli stessi soggetti che ruotano intorno a So.Ri.Cal.? Quanto costa alla società questa esternalizzazione? E perché esternalizzare un servizio già presente e gestito da dipendenti internamente? Non è che, pensando male, questo cambio serva a qualche persona per tenere sotto controllo i computer, i telefoni fissi e portatili di So.Ri.Cal. dei dipendenti ivi compresi quelli dei liquidatori? La Gestapo a noi ci fa un baffo, vero signora? Lei deve avere tutto in pugno e sotto il suo personale controllo.

In questo contesto, il paventato arrivo della dottoressa Petitto andrebbe a chiudere pericolosamente tutto un “cerchio magico” catanzarese che non lascia presagire niente di buono. Con Petitto e Chiarella nelle posizioni-chiave per le scelte strategiche e per l’amministrazione, Abramo avrebbe il comando assoluto su dirigenti e dipendenti vecchi e nuovi e all’interno delle maestranze il campanello d’allarme è già suonato. Anche perché la pupilla di Abramo non ha nessuna esperienza di amministrazione di un’azienda… Ora si tratterà di vedere se i manovratori della Santelli raggiungeranno l’accordo sul nominativo di Rosamaria Petitto ma la sensazione è che si senta già parecchia puzza di… bruciato. Alla prossima.