Calabria. Il piccolo Occhiuto sempre più “ciuccio” davanti al dramma della depurazione

La Calabria è l’unica regione d’Italia nella quale non c’è chiarezza e normalità neanche nella depurazione. Il che significa che questa squallida classe politica non riesce a “salvare” neanche la dignità. Siamo la regione con i mari e le spiagge potenzialmente più belle d’Italia ma che sono anche le più sporche e malcurate.

Tuttavia la circostanza più drammatica è che alla fine nessuno si prende le colpe o meglio ognuno dice che è responsabilità dell’altro. Come il piccolo Occhiuto, che non vuole ammettere di essere un incapace, un “ciuccio” detto alla calabrese, e ritiene che i calabresi possano credere alle sue chiacchiere secondo le quali gli unici responsabili dell’inquinamento dei nostri mari siano solo ed esclusivamente… i sindaci per il mancato controllo e per non aver speso i soldi che la Regione ha dato ai Comuni per la depurazione.

I sindaci, da parte loro, pensano e anche a giusta ragione che la responsabilità sia della Regione Calabria, che solo a giugno ha inviato ai Comuni questi quattro soldi per la depurazione. E poi in mezzo a questi “campioni”, ci sono i cittadini ed i turisti spettatori inermi di questo vergognoso teatrino.

Intanto, chi invece dovrebbe gestire la depurazione e l’idrico in Calabria, ovvero il carrozzone Arrical, scatola vuota senza nessuna funzione se non quella di far girare ancora soldi ai parassiti del sottobosco della politica, non lo fa in quanto ancora commissariata e governata da un impresentabile per eccellenza qual è Bruno Gualtieri, che pensa giorno e notte a come non lasciare la poltrona invece di provvedere alla nomina degli organi assembleari e direttivi.

Il piccolo Occhiuto pensa di essere il re dei social e nella sua ignoranza ritiene di fare il verso a De Luca, ras della Campania, che non solo gli fa un mazzo così a livello di “cervello” ma quantomeno ha una cultura, quella che a Robertino manca fin da quando era un ragazzino presuntuoso e senza un minimo di spina dorsale. Perché parassiti si nasce.

Robertino cerca di giustificare il suo operato con video e anche interviste imbarazzanti in cui però mai fa riferimento alle ultime vicende di inquinamento dei fiumi Nica’ e Neto. Occhiuto cerca solo di incensarsi per ciò che non ha mai fatto o per quello che, in realtà, hanno fatto anche gli altri suoi predecessori… infatti Oliverio, eletto presidente della Regione nel 2014, già nel suo primo anno di mandato, con la delibera 182/2015 finanziò con 8 milioni di euro 100 interventi sugli impianti di depurazione e sulle stazioni di sollevamento dei comuni costieri per la stagione balneare 2015.

L’anno dopo, con la delibera 370/2016 finanzio ancora con 8 milioni di euro ulteriori 100 interventi sugli impianti di depurazione e sulle stazioni di sollevamento dei comuni costieri per la stagione balneare 2016. Infine, nel 2018 con la delibera di Giunta 34 finanziò oltre 150 interventi nel comparto depurativo e fognario con 200 milioni di euro di finanziamenti. Tradotto in soldoni o se preferite in termini calcistici, Palla Palla batte parassita 3-0 e… palla al centro.

Insomma, cambiano i suonatori ma la musica non cambia…. tanto sperpero di danaro ma pochi ed inutili controlli.
Controlli che vengono effettuati da Arpacal e Carabinieri Forestali che sono i più corrotti dei fratelli Occhiuto tanto per fare un piccolo esempio ed in tutto questo non c’è nessuno che fa partire indagini serie per DISASTRO AMBIENTALE con la complicità di procure sempre più corrotte e per giunta anche al soldo della malapolitica per avere magari uffici più grandi aggratis, per com’è successo a Catanzaro, beninteso.

L’ambiente, l’idrico, la spazzatura e la depurazione di conseguenza rappresentano in Calabria le vere galline dalle uova d’oro per la massomafia ed uno straordinario mezzo per lo scambio elettorale.
E così la Calabria è sempre più terra di conquista di chi convive con il malaffare, una terra che poteva essere cambiata dal Pnrr, i cui fondi invece servono solo ad arricchire disonesti, politici ed amici degli amici nel silenzio generale di tutti. Compresi quei magistrati, che a chiacchiere dicono di volerla liberare ma nei fatti lasciano che tutto scorra…

E così, alla fine della giostra, il piccolo Occhiuto sta già studiando come fare per prendersi i soldi del Pnrr e scappare in Europa mentre il capo dei magistrati ha già pianificato la sua fuga a Napoli. Nulla viene lasciato al caso.

Quanto agli altri predecessori di Robertino il ciuccio (Loiero, Scopelliti) per onor di cronaca c’è da ricordare che anche loro stanziarono e gestirono malamente centinaia di milioni di euro.
Loiero infatti con i fondi Por e Apq avvià programmi per oltre 100 milioni di euro.
E lo stesso Scopelliti avviò interventi con i fondi del Piano per il Sud per 200 milioni di euro.
Mentre Occhiuto ha solo finanziato 1 milione e 300 mila euro per Silvio Greco, ormai conosciuto da tutti come il re dei ciarlatani e fa gite sul Tirreno con barche e barchette, facendo selfie e facendo volare due droni per gettare fumo negli occhi dei calabresi. Ma ormai l’hanno capito tutti ed è partita la gara a chi lo spernacchia e lo sbertuccia di più. Finisce sempre così per chi troppo in alto sale e cade sovente… precipitevolissimevolmente.