CALABRIA: TERRA AMARA
Persino un giornale che noi abbiamo ritenuto sempre serio come il Fatto Quotidiano ha pubblicato la grande bufala “travestita” da notizia bomba del bambino piromane in Calabria: “Bambino di 10 anni appicca un fuoco nelle campagne calabresi mentre il nonno lo aspetta sul trattore: beccati da un drone”. Il titolo sovrasta il link del video dove meglio ancora che in quello pubblicato su Facebook dal presidente sceriffo di Cusenza (in delirio di onnipotenza) Roberto Occhiuto, si vede il drone sorvolare una radura pianeggiante arata e coltivata in cui un bambino brucia della sterpaglia e il nonno che lavora il campo su un trattore.
Stessa musica sul Corriere della Sera: “Bimbo piromane appicca un incendio, il presidente della Regione Calabria posta sui social il video dal drone”.
Repubblica non è da meno: “Calabria, bimbo di 10 anni ripreso dal drone mentre appicca rogo: la denuncia del governatore Occhiuto”. Figuratevi La Stampa: “Calabria, piromane di 10 anni insieme al nonno scoperto da un drone”. Ecco Il Messaggero: “Incendi, drone scopre un bimbo piromane: presidente Calabria posta video su Fb”. E Il Sole 24 ore: “Incendi, bambino piromane scoperto grazie a un drone in Calabria”. Il nostro quotidiano più letto e diffuso, la Gazzetta Del Sud: “Il video del bambino di 10 anni che appicca il fuoco. Beccato dal drone della Regione Calabria”.
Tutti ma proprio tutti: giornaloni, giornaletti, giornalini, si sono buttati sulla notizia e sul filmato diffuso dal nostro sceriffo di Cusenza in delirio di onnipotenza. E come i giornali anche tante tv nazionali e locali. Nessuno che abbia fatto una verifica, nessuno che abbia avuto remore di descrivere un bambino come un piromane, nessuno che abbia avuto l’accortezza di guardarlo questo filmato.
La domanda nasce spontanea: se il ragazzo fosse stato della Padania o del lombardo veneto o piemontese, o bolognese, fiorentino, genovese, sarebbe stato buttato nelle fauci dei propri lettori così impunemente? O qui, nel caso del bambino calabrese, è scattato il non detto, calabrese mezzo delinquente, bambino… un potenziale ‘ndranghetista. A noi non sono mai piaciuti atteggiamenti vittimistici e piagnistei vari, su cui spesso si sono costruite fortune immeritate, ma un dato è certo: quando si tratta della Calabria si può scrivere e dire di tutto tranquillamente, senza verifica alcuna, senza pudore o timore neanche verso un bambino.
Certo, se poi il protagonista di una simile campagna vergognosa è il suo Presidente di regione, in cerca sempre di “notizie” dall’effetto speciale, allora siamo messi proprio male e la colpa ricade su noi stessi che abbiamo mandato un simile parassita sociale a fare l’istrione e il funambolo in quel di Germaneto. Questa volta il giocattolo gli è esploso in mano, basta guardare la reazione di tanti cittadini, anche suoi simpatizzanti, nei commenti della sua pagina facebook. Sotto troverete altri commenti dopo quelli pubblicati ieri.
Ad oggi il Presidente sceriffo di Cusenza o meglio ancora il Presidente in ammollo non ha trovato tempo per chiedere scusa al bambino e coprirsi la testa – ammesso che ce l’abbia – di cenere. I direttori dei giornaloni sicuramente ad agosto erano in vacanza in Sardegna, Liguria, alle Maldive o posti simili per cui forse non sapevano nemmeno di quello che hanno pubblicato i rispettivi giornali. L’opposizione non ne parliamo, quella è sempre in letargo. Non svegliatela. E noi, invece, eravamo al lavoro in questa terra amara ad ascoltare giorno dopo giorno le cazzate, le sparate, le puttanate che combinava e combina tuttora il nostro ROBERTINO DA CUSENZA, il nostro sceriffo di Cusenza in delirio di onnipotenza, il nostro Presidente in ammollo.
Per fortuna, sulla sua pagina sono andati avanti per giorni i commenti di tanti cittadini comuni, molti dei quali confessano di essere stati suoi elettori.
Pietro: Prima di criminalizzare un bambino, guardate cosa sta bruciando, che cosa può provocare l’incendio appiccato dal bambino, e dove può arrivare. In Italia andiamo male, perché delle minchiate facciamo le cose serie. E delle cose serie facciamo minchiate…
Giuseppe: Presidente vi ho votato, vi stimo, ma se non capite che il bambino e il nonno stanno bruciando sterpaglie in un loro terreno, con fuoco controllato (infatti hanno il trattore con l’aratro in caso il fuoco dovesse scappare) atto fatto solo ed esclusivamente per la la pulizia del terreno, anzi se tutti facessero cosi di sicuro non ci sarebbero incendi grossi, fatevi spiegare la differenza tra bosco e terreno libero (aratro) purtroppo per amministrare non serve solo la laurea e le capacità politiche ma anche la “pratica”.. buona serata!!
Pietro: Potrei anche sbagliarmi, ma io vedo un bambino che a differenziata della maggior parte suoi coetanei che vista la stagione sono al mare, è in campagna ad aiutare il padre/nonno. Invece x fare propaganda è stato sbattuto su tutti i media ed etichettato come piromane.
Salvino: Presidente, sono un forestale siciliano favorevole all’uso dei droni per individuare incendiari e criminali (un po’ la stessa cosa). Però attenzione, l’incendio appiccato dal ragazzino non è un incendio atto ad espandersi in aree cespugliate, boscate, pascoli, seminativi ed altro. Sono fuocherelli di sterpaglie in piccole aree circondate da terreni arati e verde. Queste immagini e il loro commento danno argomenti a chi i droni non li vuole.
Domenico: Il ragazzino di 10 anni non è un piromane.. è lì non c’è nessun bosco!! Quella è proprietà privata… quindi solo una sanzione amministrativa.. non generalizzate per cortesia.. educhiamo queste persone ma per cortesia non generalizzate..
Mauro: Caro signore, quello non è un bosco ma campi coltivati e a volte si bruciano delle sterpaglie accumulate per tenere pulite le bordure così si evita l’insediamento ad esempio di topi e altro e favorire il deflusso delle acque piovane. Almeno vengono tenuti puliti i fossati, dai proprietari dei fondi, da noi i fossati non li tengono sgombri ci crescono pure cespugli e pure degli alberi, quando c’è un temporale ci troviamo l’acqua in strada
Giuseppe: È vero che il fuoco lo ha acceso un bambino. E non va bene punto ma è pure un fuoco acceso in un fossato tra dei campi agricoli, i quali andrebbero tenuti rigorosamente puliti… di boschi qui non ne vedo. Siamo coerenti. Non facciamo danni dove non esistono. Almeno in questo caso stavano eliminando sterpaglie. Non facciamo propaganda politica.
Nicola: Qui si bruciano sterpaglie.. tutto intorno coltivato.. vento assente.. diciamo che chi lavora in campagna questi lavori li fa’ spesso. Va bene che ad agosto c’è il divieto assoluto di bruciare anche le sterpaglie.. però avete preso un esempio assolutamente sbagliato. I criminali, quelli veri, sono altri…
Adriano: Mi sembra che a Tortora sono tutti a piede libero !!! Il bambino poi stava pulendo una scarpata e non un bosco …c’è grande differenza !! Che pazienza si deve avere con voi che raccontate frottole !!
Bruno: Come faceva a sapere che il nonno gli aveva detto di andare ad appiccare il fuoco? Poi ha detto bosco, quale bosco? Si vede solo radura!!!!ecco come si distorcono le notizie!!!!!!!
Walter: Il bosco è assente. Si vede solo un’area coltivata bene.
Sandro: Chi mi indica dov’è il bosco appiccato dal bambino?
Giorgio: Presidente, sono un tuo grande estimatore e ti ho votato. Complimenti, stai facendo un ottimo lavoro. vorrei solo suggerirti di invitare i tuoi collaboratori a voler individuare i piromani che appiccano fuoco sui veri boschi in quanto finora i video pubblicati riguardano solo piccole scarpate e tare incolte di terreni agricoli che vengono bruciati per pulizia come si fa da secoli. Ciò è una pratica agraria consueta, anche se illegale considerata l’ordinanza che impedisce accensione di fuochi in estate, che crea pochi danni al territorio. Pertanto spero vivamente che i droni vengano utilizzati per perlustrare le vaste aree boschive calabresi e non solo le zone agricole di pianura. Attendiamo un prossimo video con il cretino piromane di un vero bosco.
Tino: Comunque quello che ha fatto vedere non era un bosco, era un fosso dell’acqua e il bambino con il nonno erano li con un trattore quindi tutta sta scoperta dell’acqua calda non la vedo
Francesco: Sta soltanto bruciando la stoppia per facilitarne l’aratura non sta appiccando fuoco ad un bosco o ad un campo di grano ancora non raccolto
Vincenzo: Io sono assolutamente contro i piromani ma il ragazzo dava fuoco controllato vedi la campagna che era intorno e il nonno vicino.
Paolo: Si sì con i droni prendete i piromani che poi non vengono puniti. Questo spot è solo pubblicità: il bambino non poteva incendiare nulla. I piromani “seri” vi prendono per il culo…. tanto non rischiano nulla
Antonio: La mela non cade mai lontano dall’albero ..
Domenico: Presidente… Fermo restando la convinta condanna contro i piromani, non crede che sarebbe ora di condannare anche i preposti enti/istituzioni addetti alla manutenzione stradale, per l’incuria in cui sono lasciati i bordi di TUTTE le strade calabresi? Io, calabrese puro, mi vergogno di transitarle ….