Calabria, mare indecente: il commissario Arpacal è solo un parafulmine (alla Fantozzi)

Emilio Errigo, ex generale della Guardia di Finanza, chiamato per gestire Arpacal, oggi è costretto ad affermare che il mare calabrese è pulito.
Ma costretto da chi ?
Ex generale, appunto, Errigo è l’ennesimo burattino nelle mani del grande burattinaio Occhiuto che ha preferito commissariare Arpacal per otto mesi (che corrispondono al periodo estivo) pur di non bruciare il futuro direttore Arpacal, cioè quello che verrà nominato tra qualche mese. Bisognava cioè, nominate un parafulmine (alla Fantozzi col megadirettoregalattico!), per un periodo estivo caratterizzato dal mare sporco e da dirigenti Arpacal ancora corrotti fino al midollo.

Ma oggi l’ex generale Errigo ha paura di una indagine della magistratura che potrebbe coinvolgerlo in una maniera clamorosa perché finalmente vedrebbe coinvolta direttamente l’Arpacal. Non gli resta che difendere l’indifendibile ma non escludiamo imminenti dimissioni.

Ma in questa storia, chi ne esce con le ossa rotte non è solo il burattino Errigo, di cui proviamo anche pena, ma anche e soprattutto il burattinaio Robertino che non sa più che pesci prendere…. non sa più chi nominare per poter combattere la grande corruzione che governa Arpacal. La conseguenza è che una nuova estate calabrese è stata rovinata e, se le cose non cambieranno, avremo ancora tante estati rovinate.
A meno che non verranno nominati per ARPACAL, ARRICAL, VALLECRATI e altri enti controllati dalla Regione Calabria, amministratori coraggiosi e coscienzioso ma soprattutto onesti.
Altrimenti la Calabria sarà senza speranza…..con una magistratura che non difende più i diritti dei calabresi.