Calabria, sanità allo sbando. La “rotazione massomafiosa” del parassita sarà azzerata già in autunno

Il commissario ad acta della sanità calabrese, il re dei parassiti sociali Robertino Occhiuto ha deciso di far ‘ruotare’ (non “ruttare”, ma di questi tempi è quasi un dettaglio…) da un’azienda all’altra i vari dirigenti “colletti bianchi” della massomafia da lui plasticamente guidata grazie avi voti sporchi che l’hanno eletto, senza però spiegarne i benefici.

Non sa il presidente-commissario-parassita che la rotazione equivale a un blocco delle attività sanitarie? Ogni dirigente trasferito, infatti, impiegherà almeno due/tre mesi per avviare il suo nuovo lavoro e ciò comporterà una paralisi nelle varie aziende fino al periodo estivo e anche oltre. Abbiamo bisogno di questo soprattutto in considerazione che in autunno scadrà il Decreto Calabria e sarà tutto azzerato? Evidentemente, per mantenere i delicati equilibri politici imposti dalla borghesia mafiosa che l’ha eletto, Occhiuto è stato “costretto” ad agire così.

La rotazione dei commissari che Occhiuto ha voluto per contrastare “a chiacchiere” ovvero alla sua maniera corruzione e illegalità è un provvedimento poco vantaggioso inoltre perché si lasciano nei posti che contano direttori o capi di Dipartimento molto ‘attempati’. In primis, per esempio, il prode Scaffidi, già sciacquino di Peppe Scopelliti, prossimo ai 75 anni. Un “giovanotto”, non c’è che dire… Ecco perché la favola della rotazione non convince, ma preoccupa per gli effetti che produrrà. A Cosenza le preoccupazioni, se possibile, sono ancora maggiori perché i prescelti sono due impresentabili davvero insuperabili come Antonello Graziano da Rossano e Gianfranco Filippelli da… via del Cinghiale. Peggio non si poteva fare. Bravo parassita, di questo passo non durerai a lungo perché gli strali più infuocati ti arriveranno dai tuoi stessi “amici degli amici”.