Calabria. Sanità e dintorni: un circolo di privilegiati che ha le porte aperte dappertutto

di Saverio Di Giorno

Ma davvero il problema sono i ticket e le file saltate? Quella è solo la punta dell’iceberg perché dietro c’è un racconto sociale e politico peggiore. Basta ricostruire i legami. Saltare le file è solo il sintomo di chi è abituato ad interpretare il proprio ruolo solo in termini di Potere, di chi lo fa solo perché io so’ io, e voi nun siete un cazzo. Ma se lo può fare è perché le cariche e il potere ricoperto in Calabria è garantito e protetto e tutti i nostri racconti si legano: dalle assunzioni nella sanità, ai doppi e tripli ruoli tra imprenditoria e politica.

L’indagine: brutte abitudini che però tradiscono altro

Di recente la Procura di Paola ha notificato l’avviso di garanzia per 24 persone. L’indagine riguarda l’abitudine a chiedere prestazioni sanitarie all’amico, all’amico dell’amico, al parente per saltare file, prenotazioni e soprattutto non pagare. Alla fine, il danno è sotto i mille euro …  ma è davvero solo malcostume che ci racconta questa indagine? Forse l’analisi dovrebbe essere un tantino più approfondita. Andiamo con ordine però… Tra gli indagati che la stampa ha trovato più interessanti c’è il vicesindaco di Maierà, Perrone. Ma non è l’unico cognome e ruolo in vista nelle varie cittadine interessate ad essere presente. Ed è qui che dovrebbe spingersi l’analisi. I cognomi che ricorrono nelle carte dell’inchiesta da Liporace a Cristofaro e altri non giungono nuovi né ai cittadini, né a chi legge e né tantomeno probabilmente a chi indaga. Né nomi, né luoghi. Alcuni indagati sono nomi in vista nel luogo, altri direttamente o tramite persone vicine a questi li si ritrova in altre inchieste (con esiti più o meno compiuti) che invece riguardavano spartizioni di appalti. Altri ancora in redazione ce li siamo ritrovati in segnalazioni ed esposti (che la Procura certamente possiede) come beneficiari o firmatari di assegnazioni, cariche nei comuni o negli uffici dei professionisti.

Un circolo di privilegiati che ha le porte aperte

Disegnano e collegando anni di indagini quello che emerge è una ristretta cerchia di privilegiati che chiede o gestisce favori, prestazioni che sia il ticket in questo caso, oppure l’assegnazione della concessione in altri. Perché sono loro che ricoprono doppi o tripli ruoli sul territorio: imprenditori-politici, politici-avvocati, medici-imprenditori ecc. E poi ci sono i ricatti incrociati, i favori restituiti per cui se io a te do questo permesso, tu mi fai saltare la fila e tutti e due ci candidiamo e ognuno conosce il segreto dell’altro. Associati a volte in maniera formale in vari circoli, altre volte solo da reciproco scambio. È come è possibile che si crei questa sovrapposizione di ruoli e di affari? Semplice, perché le assunzioni avvengono su base politica nella sanità (ce lo aveva raccontato qui una dipendente esasperata facendo precise indicazioni https://www.iacchite.blog/cosenza-benvenuti-nel-fantastico-mondo-dellasp-la-mappa-della-parentopoli-viva-lamore/), mentre gli appalti girano su base spartitoria e il sindaco fa lavorare la sua azienda nel comune dove è residente il suo ingegnere ecc. Reti di consorzi e stazioni che più volte abbiamo ricostruito e su cui fonti ci dicono le autorità hanno aperto luci.

Quindi qual è il racconto politico e sociale che ne emerge? Una rete strettissima di garanzie a specchio. Garanzie che quando servono possono diventare o togate (non pochi imprenditori hanno amici nei vicini tribunali soprattutto se si tratta di questioni commerciali e fallimentari) o di strada tramite clan o bande che si appoggiano ai capibastone del luogo. Un circolo che permette un controllo del territorio totale e riduce al minimo ogni ricambio e ogni ripensamento critico.

Per cui se la sanità non funziona, poco male tanto loro in quei corridoi non hanno bisogno di andarci e se i ponti crollano è lo stesso, tanto loro non hanno bisogno di percorrere quelle strade. Sono altre e ben lastricate, le loro.