Calabria, servizio idrico nel caos. Acquaformosa si ribella all’arroganza di Robertino/a: “No al tuo carrozzone”

Il presidente della Regione Robertino/a Occhiuto meglio conosciuto come il parassita ha annunciato che commissarierà quattro comuni che hanno “osato” non aderire al suo squallido carrozzone di nome Arrical, con il quale vorrebbe “gestire” il servizio idrico. Sono centinaia ormai i comuni che si stanno ribellando al disegno clientelare del parassita e secondo la sua testa bacata commissariarne qualcuno potrebbe generare un effetto deterrente. Ma a quanto pare le cose stanno diversamente.

Per esempio, il consiglio comunale di Acquaformosa (uno dei comuni minacciati da Robertino/a) ha risposto per le rime. Di seguito, un comunicato del sindaco.

Lottare contro questo vergognoso e arrogante atto tipico di uno stato totalitario è cosa giusta e doverosa.
L’acqua deve rimanere pubblica e a gestione autonoma. NO A CARROZZONI come la ARRICAL ideate ed istituite al solo fine clientelare politico. Molti cittadini calabresi già hanno conosciuto la pessima gestione Sorical.

Il Consiglio Comunale di Acquaformosa, nella seduta del 30/12/2022, ha approvato la delibera n. 38 rivendicando la propria autonomia relativamente alla gestione del sistema idrico in base alla normativa prevista dall’articolo 147 dlgs n. 152/2006.
Poco fa, invece, ho appreso dai giornali che la regione Calabria con un atto di prepotenza ed arroganza istituzionale, senza alcun rispetto verso i sindaci, i consigli comunali e le comunità interessate avrebbe nominato un commissario straordinario che dovrà sostituirsi al Consiglio Comunale ed assumere gli atti necessari per garantire l’adesione ad Arrical, ente istituto con legge regionale n. 10/2022 per la gestione del servizio idrico e dei rifiuti urbani.
Sono tantissimi i comuni calabresi che ancora non hanno aderito ad Arrical.
Ho inteso informare la cittadinanza con questo post per evitare che si creassero inutili allarmismi o speculazioni varie.
Tanti comuni del crotonese si sono rivolti al TAR della Calabria per il riconoscimento delle proprie ragioni mettendo in rilievo i troppi aspetti illegittimi della normativa regionale e degli atti che si sono succeduti.
Nei prossimi giorni valuterò le azioni da intraprendere.