Gentile (scusate l’offesa ma non era voluta…) Iacchite’,
si è consumata l’ennesima sciagura presso il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, ovvero con la DGR 339 del 28.7.2021 è stato proseguito il rapporto con il Dirigente Generale Giacomini Brancati il quale, senza l’iniziativa di Mago Spirlì e della sua Giunta di accattoni, sarebbe andato in pensione a fine agosto.
Ciò provoca un danno erariale a carico della Regione Calabria perché il pensionamento di Brancati sarebbe stato un costo cessante, e ciò indipendentemente dal fatto che poi (chissà quando) la Regione lo avrebbe dovuto sostituire con un nuovo Dirigente appositamente assunto (maramao, mai successo).
Con Decreto N° 1880 del 26/02/2021, il Dirigente Generale pro tempore, l’ineffabile Francesco Bevere, gli aveva dato l’incarico ad interim per il Settore Farmaceutico della Regione, proprio a lui che era stato “attinto” nel processo “Farmabusiness” come il soggetto regionale che avrebbe dovuto garantire l’affare “Tallini”…
Quindi Bevere lo ha messo proprio lì a garantire l’affare di Tallini ed oggi il Dirigente Generale del Dipartimento ORU, Sergio Tassone, altro uomo di Tallini, lo riconferma addirittura a Dirigente Generale del Dipartimento a cui resta anche l’interim della farmaceutica per mancanza di dirigenti.
Un capolavoro di criminalità organizzata, e Longo, lo sbirro finto legalista che fa? Approva? E Mago Spirlì che avalla questa nomina (perché di questo si tratta, forzando il pensionamento), che fa, conferma il malaffare?
Entrambi sono collusi con il sistema “Tallini”?
Brancati non è quello che è stato sottoposto a vari indagini, una delle quali riguardante le doppie fatturazioni dell’ASP di Reggio Calabria e l’altra per aver abbandonato 200 pazienti ortopedici nell’ospedale di Locri (inchiesta poi abortita)?
Non è quello rinviato a giudizio per la storia dei canili dell’ASP di Reggio Calabria?
Queste chicche non contano?
E gli altri procedimenti aperti sulla mancata sicurezza sui luoghi di lavoro quando era a Reggio Calabria?
Longo, il finto legalista fino alla convenienza e Spirlì, l’amico di Gratteri, sono complici di questo malaffare?
Come fanno ad affidare questo delicato compito ad un soggetto così chiacchierato?
Per non parlare di quando fu defenestrato dall’ASP di Reggio Calabria per incapacità manifesta.
Come scriveva il Corriere della Calabria nel 2018: “Asp Reggio, Scura chiese dimissioni a Brancati: «Incompetente» – Spunta una lettera con cui il commissario invita il dg «a valutare seriamente la reale volontà di proseguire nel suo incarico». Il manager messo sotto accusa per scarso impegno e mancata «consapevolezza del ruolo». In una occasione avrebbe disertato una riunione decisiva per le assunzioni. Oliverio continua a difenderlo, malgrado ministero e Procura abbiano acceso i riflettori”.
Per la deputata M5S Federica Dieni «la sanità reggina è in balìa di dirigenti incapaci e, a quanto sembra, perfino affetti da evidenti disturbi della personalità». E continuava:
“Adesso, però assistiamo a un colpo di scena grottesco, a un ribaltamento delle posizioni repentino e del tutto incomprensibile… C’è, infatti, una nuova richiesta di dimissioni di Brancati. Solo che, stavolta, non è lo storico accusatore Scura a chiederle, bensì il vecchio difensore Oliverio. Scura, a sua volta, non si è conformato alle sue precedenti risoluzioni, ma si è invece messo a recitare la parte dell’avvocato al servizio di quello stesso dg che, solo pochi mesi prima, voleva sbattere fuori da quella che lui stesso definì “l’Asp peggiore d’Europa”»…
«Brancati, questa è l’unica cosa certa – puntualizzava Dieni –, almeno per un certo periodo è stato considerato, sia dal commissario che dal governatore, non all’altezza del suo importante ruolo. E la cosa più sconvolgente è che il dg, malgrado le gravi censure formulate prima da Scura e ora da Oliverio, a breve potrebbe anche essere “promosso” a capo del dipartimento Salute della Regione”.
Ma guarda un po’: quello che i banditi Oliverio e Scura non riuscirono a fare per pudore adesso lo fanno il Mago Spirlì ed il falso legalitario Commissario Longo… Povera Calabria nostra!
Lettera firmata