Cariati. Mimmo Formaro: “Emergenza rifiuti mai risolta, hanno devastato una città”

Emergenza rifiuti mai risolta. Cariati inginocchiata dalla cattiva Amministrazione.

Con Mimmo Formaro siamo abituati a discutere soprattutto di Sanità Pubblica. Lui è un punto di riferimento soprattutto se parliamo delle vicende legate all’Ospedale di Cariati ma da queste pagine spesso ci siamo occupati dei fatti politici della cittadina jonica e oggi abbiamo deciso di interpellare Mimmo per parlare di rifiuti. Cariati in piena estate ha vissuto e sta vivendo una vera e propria emergenza rifiuti. Un’emergenza documentata anche dagli organi di regime, pari a quelle che si vedevano solo prima dell’introduzione della Raccolta Differenziata. Gli organi di regime hanno parlato con la sindaca noi vogliamo capire cosa è successo dalle parole di un cariatese.

Mimmo, partiamo dal mese di Agosto, cosa è successo a Cariati? Perché abbiamo visto quelle immagini con vere e proprie barricate di immondizia?

Le barricate di rifiuti sono nate nel caso totale e nell’esasperazione. Bisogna considerare che già dallo scorso autunno, quando è cambiata la ditta che gestisce il servizio di raccolta differenziata si sono verificati i primi disagi. La raccolta (in particolare nelle zone più turistiche) ha sempre funzionato a singhiozzo più o meno fino a primavera di quest’anno, poi i mancati ritiri sono cominciati ad essere costanti in tutto il territorio comunale. Quello che più ci ha colpito è che i riciclabili (carta, vetro, plastica e metalli) sono stati lasciati davanti le nostre abitazioni per settimane, in alcune zone per mesi. Un chiaro segnale che dimostra come il problema non sia stato causato dal sistema regionale. Quando poi da giugno sono arrivati i primi turisti il problema piano-piano si è trasformato in emergenza. Dal 12 luglio poi la situazione è precipitata nel demenziale, perché a Cariati sono arrivate 5 (cinque) Isole Ecologiche Mobili però, per un’assurda scelta della Sindaca, ancora oggi non sono utilizzabili. Quindi, dopo che la gente si è ritrovata l’uscio di casa quasi inaccessibile a causa dell’accumulo di settimane di rifiuti ha perso il controllo e sono cominciati i primi blocchi stradali fatti con i rifiuti. Poi è degenerato tutto. La cosa gravissima è che questa situazione ha praticamente innescato un meccanismo perverso che ha indotto tantissimi “turisti”, e non solo, a non differenziare i rifiuti così, in alcune zone, è diventata prassi abbandonare sistematicamente “le buste” sulle strade principali. Mentre accadeva tutto questo, il Comune non ha mosso un dito o se lo hanno fatto è stato solo per digitare improbabili post su Facebook.

Ma chi è questa ditta? Perché non prendevano i riciclabili?

Non capisco perché non prendevano i riciclabili. I più maligni dicono che è un modo per fare lievitare i costi. Pare che dopo giorni di mancati ritiri delle diverse frazioni, diventi tutto irriconoscibile e il rifiuto non sia più trattabile. A fare lievitare i costi sarebbero quindi il conferimento in discarica o al termovalorizzatore per rifiuti all’origine differenziati dai cittadini. Riguardo alla ditta su internet abbiamo trovato notizie di problemi simili causati anche a Marina di Gioiosa, Bagnara, Palmi e Siderno mentre il resto delle cose che sappiamo le abbiamo lette dagli atti pubblici.

L’azienda si chiama Locride Ambiente e si era aggiudicata una regolare procedura sul MEPA per 3 anni di servizio a poco più di 2,3 milioni di euro. Dal sito internet dell’azienda leggiamo che è una Società Mista pubblico/privato costituita dall’Ufficio del Commissario Delegato per l’Emergenza Rifiuti in Calabria, avente soci i Comuni come parte pubblica e un partner privato “Ecologia Oggi S.p.A.“. Non sappiamo chi sono i Comuni rappresentanti la parte pubblica, leggiamo solo che la sede legale si trova a Siderno. Questo ci aveva incuriosito subito, ci eravamo chiesti come avrebbe fatto una ditta di Siderno a gestire il servizio a Cariati. Abbiamo iniziato a capire qualcosa quando qualcuno ha provato a chiamare il numero verde per segnalare i mancati ritiri dei rifiuti ma il numero risultava sempre occupato. Occupato anche di notte, come se fosse il numero dell’USCA in piena ondata COVID. Potete provare anche adesso, forse risulterà ancora occupato. Infine quando il Comune di Cariati si è sostituito all’azienda pagando gli stipendi dei lavoratori tutto è diventato chiaro, Locride Ambiente non voleva o non era in grado di gestire il servizio.

Cosa ha fatto e/o cosa poteva fare il Comune per evitare l’emergenza?

Sicuramente sarebbe stato meglio se avesse agito prima, invece solo il 1 agosto, con Determina Dirigenziale n. 411, il Comune ha risolto il contratto di appalto stipulato con Locride Ambiente per grave inadempimento.

Come già detto, fin dall’autunno, appena cominciato il servizio, si notarono diversi disagi e questo a Palazzo lo sapevano meglio di noi. Dalla Determina si evince che da novembre 2021 già si è evidenziata irregolarità con i mezzi per la raccolta, mentre dall’inizio del rapporto contrattuale il Comune di Cariati ha ricevuto in notifica una serie di atti di pignoramento presso terzi, promossi dai creditori di Locride Ambiente. Inoltre l’azienda da marzo 2022 aveva cominciato regolarmente a non pagare i lavoratori e non aveva più una regolare posizione DURC.

Secondo me, già questo sarebbe bastato ad un sindaco dotato di buon senso, amore per la città e un minimo di coraggio per mandare via l’azienda inadempiente. Invece, quando a marzo i cittadini lamentavano disagi per i mancati ritiri e il Comune rispondeva su Facebook (mai con atti pubblici) chiedendo pazienza e attribuendo responsabilità al sistema regionale, forse si voleva celare che in realtà era innanzitutto il sistema cariatese ad essere incasinato. Basterebbe leggere la Determina ed intrecciare le date con i post di Facebook.

Ecco alcuni post (ndr):

https://www.facebook.com/comunecariati/photos/a.998253146953100/4692981727480205/

https://www.facebook.com/comunecariati/photos/a.998253146953100/4702195323225512/

https://www.facebook.com/comunecariati/photos/a.998253146953100/4723683797743331/

https://www.facebook.com/comunecariati/photos/a.1045481438896937/4734694849975559/

https://www.facebook.com/comunecariati/photos/a.998253146953100/4755216081256769/

Neanche a giugno, quando in barba al capitolato, nessun servizio legato alle spiagge era stato espletato, il Comune ha contestato o preso provvedimenti.

Solo dal 4 luglio il Comune ha cominciato a fare sul serio, esattamente quando sono arrivate le prime diffide da parte di commercianti, operatori turistici e svariati condomini. Dal giorno seguente, sarà stata la paura per le diffide, ma sono scattati controlli dei Vigili Urbani e contestazioni scritte verso l’azienda a causa di servizi non effettuati, ordini di servizio disattesi, mancanza di personale e mezzi. Il 25 luglio è la svolta: al Comune viene protocollata una nota dell’ASP di Cosenza, Dipartimento di Prevenzione U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica, datata 20 luglio, in cui veniva paventato il grave rischio igienico-sanitario in una delle vie del territorio Comunale. Da quel momento, nel giro di una settimana è arrivata velocemente la determina di “licenziamento” ai danni Locride Ambiente. Adesso resta la speranza che in Comune abbiano documentato una serie di cose, altrimenti il rischio sarà quello di dover pure pagare a quest’azienda le fatture per i (dis)servizi causati fino a luglio. Speriamo bene.

Prima hai citato le Isole Ecologiche Mobili? Perché non sono attive?

Ho detto che è una vicenda demenziale. Pare che la Sindaca abbia deciso che bisognerà prima produrre e poi distribuire delle card magnetiche, altrimenti non abiliterà il funzionamento delle Isole Ecologiche Mobili ma, ad oggi, nessun atto è stato redatto in questa direzione. La vicenda è demenziale perché le Isole Ecologiche sarebbero già abilitate per funzionare immediatamente con la Tessera Sanitaria, invece si vuole creare una card, quindi anche un software praticamente inutili che costeranno tempo e denaro dei cariatesi. Intanto a causa del mancato funzionamento, le Isole Ecologiche Mobili sono diventate quest’estate luoghi in cui si sono moltiplicate intorno micro e macro discariche.

La sindaca sostiene che le card siano necessarie perché a suo giudizio solo i cittadini iscritti a ruolo TARI avrebbero il diritto di conferire i rifiuti. Io penso che chiunque sia in possesso di Tessera Sanitaria debba e possa conferire, cariatesi e turisti. I cariatesi anche non iscritti al ruolo TARI perché in quanto residenti fanno parte di nuclei familiari iscritti. I turisti perché molti spesso pagano il servizio essendo proprietari di seconde case ma soprattutto per la logica che le isole mobili sono una possibilità di conferire fuori dai calendari in maniera differenziata. Resta comunque una situazione demenziale. Chi non vuole pagare la TARI difficilmente utilizzerà la tessera sanitaria o altre card, probabilmente cercherà sempre l’anonimato.

Secondo un mio amico molto maligno, questa storia delle card è una preoccupante idea su cui si potrebbero creare potenziali condizioni per alimentare clientele.

Perché clientela?

Il mio amico maligno dice più o meno così: “come si fa ad essere certi che io, addetto alla distribuzione delle card, non sia tentato a cedere una card, in buona fede si capisce, a te che non vuoi pagare la TARI?”

Va bene Mimmo, abbiamo capito… non abbiamo bisogno di conferire rifiuti a Cariati!

Infatti io ho detto al mio amico maligno che noi paghiamo la TARI

Abbiamo letto qualcosa sui social riguardo alla zona dell’ex-Mattatoio, di cosa si tratta?

A causa della chiusura per lavori di ampliamento del Centro di Racconta Comunale in contrada Varco, è stata scelta quell’area per il temporaneo stazionamento dei rifiuti differenziati, in previsione dei flussi turistici estivi. Con un’ordinanza sindacale si è ordinato di recintare e rendere inaccessibile a persone ed animali il sito in questione, di disporre i contenitori dei RSU differenziati a tenuta stagna, evitando dispersioni di rifiuti, di percolato e di odori. Quando siamo andati a vedere abbiamo trovato cumuli di rifiuti indifferenziati e percolato sparsi ovunque, oltre che due grandi contenitori sudici da cui sgocciolano liquidi. Un luogo aperto e accessibile a chiunque, dove non sembra garantita la tutela della salute e dell’ambiente. Intanto il Centro di Racconta Comunale del Varco, secondo l’ultima proroga (Determina 376 del 13/ 07/2022), il 4 agosto sarebbe dovuto tornare disponibile, ad oggi così non è.

In un post del 31 agosto sulla pagina Facebook del Comune di Cariati, la sindaca, riferito alle discariche, dichiara: “eravamo e resteremo contrari e favorevoli, piuttosto, alla realizzazione dei termovalorizzatori”. Cosa pensi di queste affermazione?

Fandonie: non possono esistere termovalorizzatori senza ausilio di discariche. Questo perché i rifiuti che la qualunque vengono bruciati producono altri rifiuti da portare in discarica. La soluzione resta sempre e solo la Raccolta Differenziata, più spinta che mai. Poi sulla questione della Discarica di Scala Coeli servirebbe più tempo: una situazione assurda che meriterebbe molta più attenzione da parte delle autorità preposte.

Adesso com’è la situazione? La raccolta differenziata è stata ripristinata?

Da poco più di un mese con una Ordinanza Sindacale il servizio è stato affidato (per 3 mesi prorogabili a 6) alla ditta TECNEW di Vietri sul Mare, in attesa che venga istruita una nuova gara. Intanto per le strade, nonostante siano partiti i turisti persistono cumuli, percolato e la puzza, nessuna vera opera di bonifica e ancora tante microdiscariche sparse. Per quanto riguarda la Raccolta Differenziata porta a porta, purtroppo ancora non si può dire che sia stata ripristinata, anzi in molte zone si procede sempre a singhiozzo. Troppo.