Caro Armentano, adesso denuncia anche i tuoi redattori e corrispondenti

Querelarci, ormai, per i tanti traffichini che ogni giorno sputtaniamo è diventato uno sport, incoraggiati a far questo anche dalla procura. A denunciarci, in primis, sono magistrati e politici. A seguire imprenditori/prenditori e corrotti vari. Tra questi spicca l’editore Francesco Armentano che ha inteso querelarci perché dai contenuti di un nostro articolo si è sentito offeso.

La frase incriminata che ha provocato l’ira dell’editore, tanto da dover ricorrere alla querela, è questa: … ma se Armentano non ha i soldi per pagare 50 fotocopie, può stampare un giornale?

Ecco, questa frase ha urtato la sensibilità dell’editore che evidentemente la ritiene lesiva della sua immagine di probo imprenditore.

Alla luce di quello che sta succedendo al suo giornale “Cronache della Calabria” verrebbe da chiedergli: caro Armentano hai denunciato anche tutti i corrispondenti e i redattori che lamentano il pagamento di almeno 4 mesi di stipendi arretrati? Ovvero se non puoi pagare 50 fotocopie, come pensi di far fronte a decine e decine di migliaia di euro di debiti che l’ennesimo annunciato fallimento editoriale ha già accumulato?

Posso capire che ci sia risentimento in chi spesso aggettiviamo pesantemente restando però sempre nella verità dei fatti, ma francamente faccio fatica a capire dove sta l’offesa nei confronti di Armentano. Non è forse vero che la sua redazione è in sciopero per il mancato pagamento degli stipendi? Non è forse vero che Guzzanti avanza bei dollaroni? Non è forse vero che questa sua nuova impresa altro non è che l’ennesimo tentativo di mettere a segno una speculazione editoriale?

Sono veramente curioso di sapere come andrà a finire questa causa, che a breve si svolgerà presso il tribunale di Cosenza. Voglio vedere se anche questa volta i marpioni troveranno il modo per farci condannare, anche quando la verità è sotto gli occhi di tutti.

GdD