Cassano, che succede a Casa Serena?

Che succede a Casa Serena?

Sembrava che i problemi dovuti allo scioglimento del Consiglio Comunale di Cassano si fossero conclusi con le elezioni del 10 novembre e invece, pare che la gestione commissariale ancora oggi faccia sentire la sua presenza.

È il caso dell’Istituto Casa Serena Santa Maria di Loreto, la IPAB (Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza) controllata dal Comune di Cassano Ionio, che nomina quattro membri del CdA e della Regione Calabria, che di membri del CdA ne nomina uno solo.

Nel corso della gestione commissariale, dove hanno trovato alloggio cinque nominati dai Commissari Prefettizi (Antonella Barberio, di San Giovanni in Fiore, Carlo Ponte, di Altomonte, Giovanni Greco, di Taurianova e Domenico Sapia, di Rossano), pare che su indicazione del Presidente Carlo Ponte si sia dato impulso al cambio dello Statuto dell’Istituto dove, oltre al raddoppio delle indennità degli amministratori, si sia riservato un posto all’interno del CdA ad un esponente nominato dalla Prefettura.

Così, al cambio di guardia a Palazzo di Città, nonostante il neo Sindaco abbia provveduto già da tempo a nominare i nuovi membri del CdA, questa volta tre, Ponte ancora resta ancorato al suo posto: nomine illegittime, sembra, dal momento che non si sia tenuto conto della Prefettura, ma soprattutto il nuovo statuto demandi al Consiglio Comunale l’onere di effettuare le nomine, riservando un posto anche alla minoranza.

Bocche cucite a Palazzo di Città, dove i nuovi membri nominati dal Sindaco (Antonio Golia, Giuseppe Graziadio, Leonida Bianchimano,  sull’uscio di Casa Serena aspettano il momento di entrare nello loro nuove stanze.

E cosi, un nuovo mistero aleggia nei meandri della politica cassanese….