Cassano, i condizionamenti del clan Forastefano nell’economia rurale: 16 condanne e 8 assoluzioni

La cosca padrona dell’economia rurale. Si è conclusa in primo grado con 16 condanne e 8 assoluzioni l’inchiesta condotta dalla Dda di Catanzaro sulle interferenze ed i condizionamenti nella Sibaritide della cosca Forastefano di Cassano nel mondo delle produzioni agricole e nella gestione dei grandi fondi rurali. L’inchiesta condotta dalla Mobile di Cosenza è stata coordinata dal pm antimafia Alessandro Riello.
Le condanne decise dal Gup Antonio Battaglia:

Pasquale Forastefano 18 anni di carcere
Stefano Bevilacqua 5 anni e 4 mesi di carcere
Domenico Massa 13 anni di carcere
Damiano Elia 4 anni e 4 mesi di carcere
* Agostino Pignataro 7 anni e 4 mesi di carcere
Alessandro Forastefano 8 anni di carcere
Saverio Lento 2 anni di carcere
Luca Talarico 12 anni di carcere
Silvio Forastefano 3 anni di carcere
Antonio Falabella 4 anni e 8 mesi di carcere
Giuseppe Bisantis 1 anni e 8 mesi di carcere (pena sospesa e non menzione, ma assolto per il concorso esterno in associazione mafiosa)
Antonio Antolino 2 anni e 8 mesi di carcere
Leonardo Falbo 2 anni e 8 mesi di carcere
Gianfranco Arcidiacono 2 anni e 8 mesi di carcere
Nicola Abbruzzese 3 anni di carcere
Enzo Gencarelli un anno, sette mesi e 20 giorni di carcere (pena sospesa)

Assolto da tutte le accuse anche il commercialista Vincenzo Pesce (per non aver commesso il fatto), Fabrizio Lento (per non aver commesso il fatto), Leonardo Abbruzzese (perché il fatto non sussiste), Francesco Orsino (perché il fatto non sussiste), Cosimo D’Ambra (per non aver commesso il fatto), Andrea Elia (difeso dagli avvocati Andrea Caruso e Lucio Esbardo, perché il fatto non sussiste), Claudio Abritta (perché il fatto non sussiste) e Paolo Partepilo (perché il fatto non sussiste).