Castrolibero. Prove tecniche di “Fascisti sulla Cittadella”: Peppe Dj e Orsomarcio alla corte di Orlandino con codazzo di camerati

Tomo tomo cacchio cacchio, quella – ormai – “vecchia volpe” di Orlandino Greco ha piazzato il colpaccio e così stasera a Castrolibero nel fatale Largo degli Aquiloni ospiterà in esclusiva calabrese le prove tecniche del… ritorno dei fascisti alla Regione. Stasera alle porte di Cosenza, infatti, ufficialmente viene presentato il “solito” libro di Peppe Scopelliti dal titolo “Io sono libero” ma insieme a lui, oltre a Orlandino “Ciccio Bello” sarà presente nientepopodimenoche Fausto Orsomarso detto “Orsomarcio”, il vero leader cosentino e forse anche calabrese della masnada postfascista dei Fratelli d’Italia e – si dice in giro – candidato in pectore per prendere il posto del parassita Occhiù alla Regione dopo il noto “fuoco amico” che l’ha azzoppato pesantemente e praticamente ridotto in mutande e bottiglie di vino, con tutto il rispetto per… il vino! Del resto. anche la “location” di Castrolibero non è casuale: Orsomarso non ha mai appoggiato il disegno degli Occhiuto di procedere al referendum sulla “città unica” e l’ha boicottato più o meno apertamente insieme a Orlandino e anche per questo stasera a Robertino fischieranno le orecchie.

Eh sì, l’evento di stasera a Castrolibero è proprio di quelli da non perdere. anche perché sancisce il clamoroso “ritorno di fiamma” (è proprio il caso di dirlo) del buon Orlandino, la cui straordinaria trasversalità dal Fronte della Gioventù alle alleanze con Mario Oliverio e Sandro Principe è ormai tristemente nota. Ma adesso il sindaco di Castrolibero si è superato e poiché ci sono ben pochi dubbi sul fatto che sappia annusare… l’aria che tira e valutare come cambia il vento, c’è da concluderne che stasera si celebrano le prove tecniche dell’insediamento dei fascisti alla Cittadella di Germaneto “benedetti” dal loro indiscusso punto di riferimento, il leggendario Peppe Dj, reduce dai “fasti” della prigione dopo le note vicende giudiziarie ma non per questo domo e soprattutto sazio.

Per non farsi mancare proprio nulla, poi, Orlandino ha pensato bene di inserire altri tre pezzi da novanta nella “paranza”: il magistrato Palamara, quello delle chat, il fatidico “faccia di tonno” di cossighiana memoria, che ha aperto il vaso di Pandora delle correnti dei magistrati da perfetto “Buscetta” della magistratura (con tutti i pro e soprattutto i… contro delle “cantate”); Lorenzo Cesa, deus ex machina dell’Udc, un “giglio di campo” che non ti dico, sempre pronto a inciuciare per i fatti suoi e spesso finito nel mirino delle inchieste per la sua naturale tendenza ad… arraffare; e, dulcis in fundo, il giornalista Massimo Clausi, storico camerata di merende di Orsomarcio fin dai tempi dell’Università. Sarà proprio una bella rimpatriata. Della serie: Fascisti sulla Cittadella: imperdibile. PS: ufficialmente non è presente Luciano Vigna perché ancora sul carro di Occhiù alla Film Commission ma tutti sanno che è già pronto al salto della quaglia.