Catanzaro 2022. Di Lieto lancia la sua sfida: “La città umiliata si ribelli al compromesso morale col potere”

di Francesco Di Lieto, candidato sindaco a Catanzaro

E siamo partiti…da una stazione che non c’è (Catanzaro Sala, ndr).
Da un luogo simbolo di una atavica indolenza; da una concreta dimostrazione di come sia stato gestito il danaro pubblico; da uno dei tanti inni allo spreco.
Abbiamo toccato con mano la rabbia di chi è costretto a vivere quotidianamente nel degrado.
Abbiamo dato voce a tutti, anche a chi, oramai rassegnato, voleva soltanto urlare il proprio comprensibile disagio.

Abbiamo ringraziato anche chi non si è schierato dalla nostra parte.
Proprio perché ci anima la speranza di una città diversa, inclusiva, capace di ritrovare una dignità oramai perduta.
Una città che non debba essere perennemente umiliata da imposizioni calate dalle lontane stanze del potere.

Ad animarci è proprio il desiderio che Catanzaro possa assurgere ad un ruolo guida, che con il voto, sia capace di mandare un segnale all’intero paese:
“Visti da sud i draghi del potere ti accorgi che son draghi di cartone”.
In quest’ottica abbiamo unito tante debolezze per dar vita ad una grande speranza.
Non siamo ossessionati dal risultato ma dalla possibilità di scorgere una luce in fondo al tunnel.

Ieri ho avuto conferma che sono in tanti a non volersi rassegnare, sono in tanti a non voler più veder partire i propri figli, sono in tanti ad essere nauseati dalla puzza del compromesso morale che da tanto, troppo tempo alberga in questa città.
Sono davvero in tanti a voler scrivere il futuro di questa città.
Una città che ha davvero bisogno dell’impegno di tutti.
Ed anche ieri si sono aggregate bellissime persone.
Carmen, Maria Rita, Ortensio, Italo, Alessandro, Pino…ognuno pronto a contribuire in termini di idee e passione, spinti dall’amore e testardamente pronti a muoversi in direzione ostinata e contraria, per un futuro davvero diverso.
Sono orgoglioso di quelle bandiere esposte.

Sono felice di aver incontrato i miei storici compagni di viaggio.
Con loro possiamo far sì che quel futuro inizi a realizzarsi nel presente.
Sono orgoglioso della libertà che abbiamo e che nessuno potrà mai toglierci.
Ma soprattutto, sono orgoglioso della mia città, del calore con cui ci accoglie, dei suoi abbracci e dei suoi occhi velati dalla malinconia ma colmi di speranza.
Adesso davvero possiamo partire: sta tutto nelle nostre mani.