Catanzaro, al mio segnale… staccate l’assegno: un’ondata di satira sulla falsità della politica

Foto copertina tratta da pagina Facebook Lo Statale Jonico

Testo tratto da L’Irriverente, blog di Danilo Colacino

“Il mondo dovrebbe vedere la Calabria, terra molto bella”. Parola dell’ex Premio Oscar Russell Crowe. Che però non è venuto nella regione in vacanza. Bensì a… pagamento. Vale a dire per fare un concerto al Teatro Mario Foglietti di Catanzaro. Tant’è vero che la frase capace di esaltare i tanti ‘aventi causa’ dell’evento, oltreché l’immancabile politica, è in fondo in un certo senso ‘prezzolata’ al pari, peraltro, degli articoli della stampa locale. Che, seppur non nell’occasione, riceve laute sponsorizzazioni per seguire certe manifestazioni collegate e frutto della medesima organizzazione. Nulla sembra insomma spontaneo o, almeno, appare esserlo. E anche la famosa pubblicità positiva è del tutto presunta. A riguardo, basti scommettere su ciò che dirà Crowe quando si esibirà a breve a Taranto. Che, con tutto il rispetto, non è Miami. Eppure vedrete che salterà fuori un grande complimento. Che, certo, fa piacere. Ma qui non siamo di fronte, nemmeno lontanamente, a casi come quello di George Cloneey – il quale acquista case sul lago di Como – o ad altre star (Sting) le quali hanno comprato tenute in Toscano e Abruzzo.

Abbiamo invece a che fare con un grande attore, chiaro, il quale a Roma ha omaggiato i suoi grandi amici romani e Taormina ringraziato per il premio ricevuto così come a Firenze è rimasto a… bocca aperta per quanto visto. E sentiremo adesso, lo ribadiamo, a Taranto. Di tutto questo resteranno dunque l’esibizione dell’attore (ri)convertitosi in popstar e seppur, non per tale evento magari ma per altri legati ad analogo filone diciamo così, un forte ‘impegno e sforzo’ per il comune capoluogo. Che godrà di qualche passerella, preparandosi a esborsi importanti. Tutto ciò sebbene il Municipio alzi le tasse ai cittadini e pianga miseria per mancanza di fondi per il diserbo. Gli resteranno, però, i 60″ al Tg1 o i 30 di servizio da altre… parti. Ma le erbacce, disseminate ovunque, saranno sempre lì. Così come tutti i problemi di una regione, allargando il campo rispetto a Catanzaro.

Fatto che il popolo del web ha capito alla perfezione, letteralmente scatenandosi fra sfottò e critiche al Crowe-show. A riguardo, pubblicheremo solo pochi screen, per giunta con l’identità degli autori dei commenti nascosta, avendone però conservati a decine in… formato originale. Alla fine della fiera, comunque, rimarrà unicamente un pesante fardello per la città. Che pagherà a breve – e come ogni anno – per un noto evento estivo, da cui diciamo così deriva il concerto, fior di quattrini della collettività. Risorse impiegate per un evento, di cui peraltro non si è mai riusciti a sapere le ricadute economiche, reali e concrete, per il territorio. Un dato più inaccessibile del Terzo Segreto di Fatima, forse perché fonte di imbarazzo. Ma tanto a quella festa collettiva, con una forte commistione fra pubblico e privato, partecipa tutta la ‘Catanzaro che conta’, con uno… struscio che coinvolge naturalmente in primis i politici e poi vari professionisti molto in vista, imprenditori, giornalisti e persino appartenenti alla magistratura. Ecco perché, questa resterà probabilmente una tassa inestinguibile per la città. A prescindere se a governare sarà destra, sinistra, centro… sopra e sotto.

Tratto da Fb “Lamaezia Termina”