Catanzaro, all’ospedale Pugliese sospesi i ricoveri ordinari: stabili le condizioni del paziente positivo al virus

Rispetto all’emergenza Coronavirus “stiamo rispettando tutte le misure precauzionali prescritte dal ministero”, spiega il direttore medico di Presidio Gianluca Raffaele, che ha supervisionato le operazioni per l’installazione della tenda per il pre-triage da parte della Protezione Civile.

“Al momento al ‘Pugliese’ è ricoverato l’unico caso accertato di contagio da Coronavirus, che è in condizioni stabili. Altri due casi esaminati sono negativi”. I tamponi esaminati nel laboratorio del ‘Pugliese’, ad oggi, sono circa 20. “Nel nostro ospedale – spiega il dottore Raffaele – vengono analizzati con i test specifici anche i tamponi provenienti dalle aziende territoriali della Calabria centrale, quindi dalle strutture delle azienda sanitarie di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia”. Il laboratorio del ‘Pugliese’, infatti, è uno dei tre individuati in Calabria per l’elaborazione dei tamponi, insieme a quelli di Cosenza e Reggio Calabria.

Nel frattempo all’ospedale ‘Pugliese’ sono stati sospesi tutti i ricoveri ordinari, quindi escluse le urgenze non differibili. Domani si riunirà il collegio di direzione per valutare importanti provvedimenti a tutela della salute di pazienti e operatori, soprattutto relativi al’attività ambulatoriale e all’effettuazione dei prelievi, che potrebbero essere effettuati a domicilio. Fonte: Catanzaroinforma

“Le condizioni del paziente risultato positivo al test Coronavirus, effettuato nel nostro ospedale, sono stabili”. A dirlo all’ANSA il direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio, Nicola Maurizio Salvatore Pelle, che ha spiegato come “per l’uomo di 67 anni che si trova ricoverato nel reparto di Malattie infettive si stia ancora aspettando il risultato del secondo tampone dall’Istituto superiore di Sanità”. Pelle ha parlato di altri casi sospetti a Catanzaro per i quali è stato necessario effettuare un tampone: “In tutto quattro. Per due abbiamo già ottenuto il risultato che è negativo, per gli altri siamo in attesa di risposta”.

Il direttore ha anche confermato che il paziente arrivato al pronto soccorso dell’ospedale “ha dichiarato di essere stato solo a Canazei (Trento), quindi non in zona Rossa, per questo si sta verificando se chi è entrato in contatto con lui tra il personale sanitario, lo ha fatto senza le protezioni necessarie, così da prendere misure adeguate come l’isolamento. Una organizzazione interna che serve a garantire la sicurezza degli operatori e degli utenti”. Per i familiari e i contatti che il paziente può aver avuto fuori dall’ospedale, Pelle ha sottolineato come “facoltà dell’Azienda sia solo quella di comunicare tutto al Dipartimento di prevenzione dell’Asp” perché “possiamo solo agire all’interno delle mura ospedaliere”. Ieri sera, secondo quanto riferito dal direttore sanitario “un medico del Dipartimento, è venuto immediatamente e ha cercato di capire il percorso che aveva fatto il paziente, quali erano stati i contatti che aveva avuto e la stessa Asp avrebbe contattato gli interessati”. (ANSA)