
Prima della vigilia di Catanzaro-Brescia in pochi l’hanno ricordata ma in tanti comunque sanno che c’è il precedente di una storica vittoria dei giallorossi sulle rondinelle, quella del 13 giugno 1971 (2-0) ovvero il successo che consentì ai giallorossi di Gianni Seghedoni di accedere agli spareggi per la Serie A con Atalanta e Bari. Il preludio alla prima promozione in Serie A del Catanzaro del presidente Nicola Ceravolo e dell’allenatore Gianni Seghedoni.
Per la cronaca era l’ultima giornata di campionato. Il Brescia era avanti di un punto, ma proprio grazie a quella vittoria il Catanzaro lo sorpassò andando agli spareggi con l’Atalanta ed il Bari, per poi volare in Serie A. Il primo gol di quella partita, al 10′ della ripresa, lo segnò il mediano Angelo Busatta ma non fu un gol… normale ma del tutto particolare. Lo ricorda un grande disegnatore, Carmelo Silva. E nella didascalia c’è una spiegazione.
La spiegazione della didascalia, tuttavia, omette un particolare che è certamente un’attenuante per il portiere del Brescia. Quel cross di Busatta era stato sospinto – e non poco – da una diabolica folata di vento catanzarese, che in pratica era stata determinante per fargli perdere l’equilibrio necessario a controllare il pallone. Quel portiere si chiamava Renato Cipollini e non era certo l’ultimo arrivato, avendo giocato a lungo anche in Serie A. Dopo il gol di Busatta aiutato dal… vento, quello stesso vento che avrebbe aiutato e non poco negli anni successivi anche un certo Palanca, nella ripresa fu un’altra leggenda giallorossa, Angelo Mammì, a segnare il gol del 2-0. Mammì avrebbe segnato, appena due settimane dopo, il gol della vittoria del Catanzaro nello spareggio contro il Bari al San Paolo di Napoli che sancì la prima storica promozione dei giallorossi in Serie A.