Catanzaro capitale dell’Arte contemporanea 2026. Presentati dossier e logo candidatura

Catanzaro capitale dell’Arte Contemporanea 2026. Questa la sfida che l’amministrazione comunale ha inteso lanciare presentando la sua candidatura ufficiale al bando del Ministero della Cultura con un ricco dossier che ruota attorno al tema “Una favola della realtà”. Ad illustrarne la vision e i contenuti sono stati il sindaco Nicola Fiorita, l’assessora alla Cultura, Donatella Monteverdi, e il curatore Vincenzo Costantino. Per l’occasione, sono stati presentati anche il logo ufficiale e l’immagine coordinata del progetto.
“Catanzaro è già Capitale dell’arte contemporanea, grazie alle figure iconiche come Mimmo Rotella, alle sue esperienze consolidatesi nel tempo come quelle del Parco internazionale della scultura, ai musei e al patrimonio artistico pubblico e privato di cui dispone”, ha commentato il sindaco Nicola Fiorita. “Al di là di chi sarà premiato dal bando, che porterebbe sicuramente risorse e opportunità, noi abbiamo già vinto la partita condividendo un progetto strategico che vede le diverse realtà del territorio insieme per qualcosa di grande. Catanzaro può e deve puntare in alto attraverso azioni, come queste, in grado di mettere in rete e valorizzare le risorse che abbiamo,  inaugurando una nuova stagione”.

Per l’assessora Monteverdi “un’occasione per sostenere un’idea di Calabria diversa, sganciata dagli stereotipi, in cui la storia del passato si intreccia con il pensiero ed il modello contemporaneo, dettato dall’intelligenza artificiale. Un punto di partenza per un processo che avrà bisogno di essere alimentato nel tempo, per far vedere il volto vero e autentico della nostra città”.

Di seguito la sintesi della proposta progettuale:
La candidatura racconta una favola della realtà, in cui agli artisti sarà affidato il compito di aprire portali di accesso ad interregni del possibile, di ripensamento della qualità sacra dell’arte. A noi il compito di rendere manifeste le condizioni abilitanti e le connessioni che permettano ad artisti di ogni genere e disciplina, di trovare nell’istmo di Catanzaro la terra fertile delle loro sperimentazioni.  Il programma culturale si sviluppa come una rizosfera, creando connessioni invisibili che danno origine e nutrono l’emerso. Le micorrize costituiscono i canali principali di nutrimento e di scambio simbiotico fra il sottosuolo (il programma) e il bosco (la città e il suo ecosistema territoriale). I rizomi, come i filamenti di un fungo micorrizico, portano nutrimento attraverso i tre principali assi del programma. Le spore, organo della diffusione delle specie fungine, rappresenteranno tutte le attività collaterali, fondamentali per un programma che si dirami in un paesaggio ignoto. I pollini costituiscono la materia fecondante dei fiori. Elementi caratteristici, rappresentano le attività già esistenti sul territorio, la sostanza che permette la continuità del ciclo riproduttivo negli ecosistemi.
Il paesaggio culturale dell’istmo e la città di Catanzaro diventano un terreno vivente, un laboratorio di crescita olistica in cui la spontaneità, la collaborazione e l’interdipendenza sono alla base della vitalità. Un’opportunità, insomma, per reincantare il mondo.

Aderiscono e sostengono la candidatura di Catanzaro a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026:
Comitato Promotore
Sindaco di Catanzaro; On. Michele Traversa (Presidente del Comitato); Accademia di Belle Arti di Catanzaro; Amministrazione Provinciale di Catanzaro; Camera di commercio (CZ KR VV); Caritas Diocesana Catanzaro-Squillace; Confartigianato Imprese Calabria; Conservatorio; Fondazione Banco Di Napoli; Fondazione Mimmo Rotella; Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone; Regione Calabria; Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro; Unindustria Calabria; Mudiac – Museo Diffuso di Arte Contemporanea Catanzaro; Ordine Architetti Catanzaro;

Advisory Board
Maria Bassetti; Federico Bomba; Nazarena Gallina; Stefano Mancuso; Stefano Ragazzo;-Vittorio Parisi; Florindo Rubbettino; Michele Trimarchi;