CATANZARO – Nell’anticipo di sabato il “Sciassciuolo” ha battuto il Pisa confermando la leadership stagionale. Dall’alto dei suoi 65 punti i neroverdi “talìano” sotto i nerazzurri distanziati di otto punti. Lo Spezia si è parzialmente ripreso dallo shock per la sconfitta del turno passato e ha colto un punto a Bolzano pareggiando col Sudtirol. A quota 51, contro la soglia dei 42 (prima di oggi) del “Catanza” il terzo posto appare come il fenomeno della Fata Morgana: così vicino e così lontano. Con ogni probabilità a La Spezia ricorderanno per molto tempo la lezione impartita dalle Aquile del Sud agli aquilotti spezzini; se il Pisa appare ancora alla portata è molto più probabile che la terza postazione possa garantire, ai liguri, il miglior piazzamento nella bolgia dei “playoff”.
Giornata fredda e con spunti di sole appannato da coltre di nubi sui “Tre Colli”; al Ceravolo la spinta della tifoseria è presente, massiccia e compatta, come è giusto che sia nei momenti in cui si avverte la necessità di incoraggiare i ragazzi in maglia giallorossa. Salta l’evento Quagliata “barbaramente” espulso al “Picco” senza una concreta motivazione. Per il resto Caserta ha potuto schierare il meglio di quanto dispone nel suo spogliatoio con annessa panchina allargata. Ed allora entriamo nel vivo del match per raccontare cosa abbiamo visto e commentare quanto accaduto.
PRIMO TEMPO – Dirige l’incontro il marchigiano (di Macerata) Juan Luca Sacchi. Si parte alle 15 precise in un clima festaiolo e di attesa. E torna subito alla mente un antico proverbio: “Meglio un morto in casa che un marchigiano dietro la porta”. Troppo fiscale e pignolo questo arbitro da “quattro soldi” (sotto il profilo dell’esibizione odierna) la cui carriera andrebbe stroncata subito prima che possa continuare a far danni. A parte l’arbitraggio poco felice non ci è piaciuto nemmeno l’atteggiamento della formazione di Caserta che si è scoperta, nonostante il possesso palla doppio rispetto a quello della squadra di William Viali, consentendo agli ospitati di andare in vantaggio e di poter anche ricavare opportunità per raddoppiare se non triplicare.
Le prime avvisaglie di una giornata a dir poco felice si son viste subito al 1′ quando un tiro di Vido che recupera il pallone in un fraseggio difensivo con Pigliacelli che è lesto a metterci una pezza deviando in corner. I Giallorossi reagiscono e al 12′ Iemmello calcia una punizione, al di sopra della traversa, sfruttando un fallo su Pagano proprio al limite dell’area di rigore. Tre minuti più tardi la solita “coperta troppo corta” favorisce la rete di Vido servito da Marras con Pigliacelli in uscita nell’estremo tentativo di opporsi. Da rilevare che l’arbitro non riconosce un corner al Catanzaro e assegna la rimessa alla Reggiana che proprio in questa fase di costruzione concretizza il vantaggio.
Iemmello e compagni cercano la reazione ei si affidano agli assist di Situm dalla sinistra e di Cassandro dalla destra. Lo stesso Situm (al 25′) lancia una bordata dai 25 metri ma il pallone si innalza come un drone. Poi al 28′ è il prode Pittarello, colpo di testa su assist di Situm, che lascia caracollare la sfera tra le braccia di qualcuno… per Sacchi e il Var non c’é nessuna irregolarità.
La Reggia al 32′ con Ignacchiti potrebbe raddoppiare. Lui gira di potenza ma il pallone si infrange sull’esterno della rete e fallisce il raddoppio con una girata che trova l’esterno della rete. Le Aquile, sia pure, con la solita fitta rete di passaggi stantuffati ora in avanti e ora indietro, provano a recuperare con traversoni spioventi in area di rigore senza impensierire troppo la difesa reggiana. Poi Il “Catanza” preme alla ricerca del pareggio e Pittarello potrebbe esibirsi in una epica cavalcata se non ci fosse il poco leale Reinhart; il reggiano s’aggrappa come una piovra alla maglia trascinandolo sull’erba. Sacchi decide (finalmente) di estrarre il primo cartellino giallo per trattenuta (è il 38′).
Poi dopo alterni capovolgimenti di fronte con la Reggiana agile e disinvolta che arriva a tiro della “zona Pigliacelli” senza pensarci troppo assistiamo al gol del pareggio annullato. Va a rete Pontisso che sfrutta il colpo di testa di Scognamillo dopo una serie di lanci e rilanci. Iemmello che viene pressato da Meronis e finisce per terra è addirittura accusato di aver cagionato il fallo sul difensore reggiano e quel gran … di Sacchi annulla … tra lo stupore e l’indignazione di tutti. Non si riesce nemmeno a capire se per il Var esistano motivi di contrarietà perché il pallone viene riportato al centro del manto verde tra i migliaia di “vaffa” distribuiti come coriandoli a Carnevale, all’indirizzo di questo emerito m… archigiano.
Si vola (le lancette del cronometro ruotano veloci) verso il riposo dopo due minuti di recupero con molte recriminazioni ma soprattutto con la certezza d‘aver assistito ad un infelice primo tempo sotto molti punti di vista. Il torto del Catanzaro? Essere apparso lento in fase difensiva (una retroguardia a tre rischia…). I meriti della Reggiana? Aver sfruttato gli errori in chiave d’impostazione con le ripartenze dal basso. Un giudizio sui protagonisti: bravo Pittarello, decisivi Situm e Cassandro. Iemmello così così…, Petriccione determinato, Pigliacelli incolpevole sul gol incassato. Scognamillo, Brighenti coraggiosi e continui. Pesa l’assenza di Quagliata.
SECONDO TEMPO – Cambia qualcosa nel gioco del Catanzaro quando Caserta decide di spedire sul manto verde Pompetti rilevando Pontisso. L’azione generale trova spunti e reazioni per mettere alle corde la Reggiana che – dal canto suo – si difende bene e affonda in avanti ogni qual volta si rende possibile.
Fatica non poco questo Catanzaro operaio che per condurre la palla verso la porta avversaria deve ricorrere al possesso asfissiante ma pure logorante per chi lo pratica. Certe “tiritere” consentono ai difensori reggiani di attendere e poi di ripartire alla volta della porta “pigliacelliana” il che non depone a favore della sicurezza arteriosa dei tanti presenti sugli spalti del Ceravolo. Il “logorio” porta poi al fatidico errore difensivo degli ospitati. Ma è dura da accettare. Il “Catanza” pareggia il conto al 75′ quando al termine dell’ormai consueta azione costruita da “passaggi, passaggini…vai tu che tiro dopo io”, capitan Iemmello (anche oggi a bocca asciutta e lingua secca) riesce a far filtrare il pallone che si sporca tra le gambe di Sampirisi, Meroni e Sosa. Ne profitta Scognamillo; il grintoso difensore vedendo arrivare la sfera scaraventa a tiro di potenza e la infila dietro le spalle di Bardi scuotendo la rete.
Il gol del pareggio, come nell’occasione del gol annullato a fine dei primi 45′ di gioco scatena la gazzarra emiliana. Sacchi gira e rigira da una parte all’altra del campo inseguito da un nugolo di calciatori come un disturbatore di nidi di vespe aggredito dallo sciame. Dispensa sorrisi, tiene il fischietto in bocca, agita le mani… una scena carnevalesca che neppure a Viareggio o a Venezia. Accenna al controllo del VAR. Scognamillo che ha smesso di festeggiare assume espressione seria e rabbuiata. No. Non è possibile che qualcuno possa accampare dubbi su quel gol regolarissimo. Il tiro è avvenuto al di là del bunker difensivo reggiano e Iemmello ha calciato verso l’interno. La rete è oltre misura regolarissima. Ma il Var, come sempre (che Dio lo stramaledica) ci mette un’eternità per poi arrivare alla conclusione che non è possibile accampare motivi per rapinare ulteriormente la formazione di casa. L’incubo sconfitta svanisce. Caserta pensa al “sorpasso”: cala Biasci al posto del gladiatore Pittarello e Buso per Scognamillo. Seck che ha già rilevato Pagano crea scompiglio e galoppa sulla fascia sottostante alla Tribuna Distinti per convergere verso il centro.
Poi il match si avvia verso la conclusione. Vengono riconosciuti sei minuti di recupero (e anche questi son ben pochi rispetto ai tempi di attesa per le elucubrazioni del Var e i cambi (sette) ma è quel che passa il convento. Il triplice fischia inchioda il finale sull’1 a 1. Ritorna la pareggite ma pure l’ennesimo risultato utile. e la quarta posizione in graduatoria.
CONSIDERAZIONI FINALI – Impatta il Catanzaro e si porta ad un punto di distanza sulla Cremonese. L’attenzione si sposta ora proprio sullo scontro che si giocherà in Lombardia. La partita non ha soddisfatto i palati più esigenti però Caserta mantiene l’imbattibilità e procede verso i playoff.