«I controlli al cuore ai quali è stato sottoposto nella giornata odierna (ieri per chi legge, ndr) il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, hanno dato esiti compatibili con il quadro clinico post-operatorio. L’ecocardiografia ha confermato la corretta funzionalità della valvola mitralica riparata durante l’intervento chirurgico. Le condizioni generali rimangono stazionarie. Il governatore non è stato ancora mobilizzato, e si trova in terapia intensiva. La prognosi resta riservata. Un nuovo bollettino medico verrà diramato nel corso della giornata di domani (oggi per chi legge, ndr)». Lo riferisce una nota diffusa dal portavoce della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
Al Policlinico di Catanzaro, dopo l’intervento al cuore in chirurgia endoscopica al presidente della Regione per la riparazione della valvola mitralica, si è scatenato il putiferio. La presenza del cardiochirurgo Daniele Maselli e la pressoché assoluta certezza che sia stato lui ad eseguire l’intervento non potevano passare inosservate: troppo palese lo smacco nei confronti della dignità del Policlinico, sostanzialmente calpestata a favore del famoso cardiochirurgo catanzarese. Ormai tutta la Calabria sa che Occhiuto s’è portato il chirurgo… personale e la circostanza è decisamente imbarazzante per quanto è grossolana.
CATANZARO, LA SANITA’ NON E’ UGUALE PER TUTTI (https://www.iacchite.blog/catanzaro-la-sanita-e-uguale-per-tutti/)
Gli universitari del Policlinico hanno reagito con veemenza e hanno individuato le responsabilità di questo abuso di potere: vogliono mandare via la direttrice generale Simona Carbone, fedelissima di Occhiuto, che ha avallato l’operazione mentre il Senato Accademico sta pressando il rettore Cuda. Entro dicembre, del resto, la Carbone deve essere riconfermata o sostituita e comunque deve essere gradita all’Università per un vecchio accordo di qualche anno fa.
Ovviamente, Simona Carbone era perfettamente consapevole del rischio che correva dicendo sì alla pretesa di Occhiuto di portarsi il chirurgo “personale” in una struttura pubblica e per lunga esperienza tutti sanno che i politici, pur di scaricare responsabilità, non si fanno certo scrupoli nell’eliminare i burocrati.
Per essere certi che ci si trovi davanti a uno degli interventi quasi di routine del dottor Daniele Maselli basta dare qualche elemento della sua biografia, evitando di scendere nello specifico e nella propaganda. Dirige da febbraio 2021 la Divisione di Cardiochirurgia della Clinica Mediterranea di Napoli e da gennaio 2023 la Divisione di Cardiochirurgia del Mater Dei Hospital di Bari. Catanzarese, 59 anni, ha oltre vent’anni di esperienza nel campo della chirurgia valvolare mininvasiva endoscopica e della chirurgia coronarica a cuore battente, e avendo eseguito personalmente circa 6000 interventi maggiori, il suo percorso professionale l’ha portato non solo a operare in diverse prestigiose cardiochirurgie in Italia e all’estero, ma anche a condividere la sua esperienza insegnando queste avanzate tecniche chirurgiche a livello nazionale e internazionale.
Davvero qualcuno può pensare che abbia solo assistito all’intervento? Andiamo avanti. C’è curiosità per verificare le ripercussioni di questo pacchiano abuso di potere che ha decisamente irritato gli universitari. L’allontanamento del direttore generale potrebbe essere la logica conseguenza di una forzatura sempre più imbarazzante.