Catanzaro-Palermo 1-0. La partita di Colao: “Stavolta la dea Nike era al Ceravolo con le vesti di una Perla nera, Ciao ciao fuffa-guru”

di Riccardo Colao

Fonte: L’Italiano

CATANZARO – Il bello delle dirette calcistiche tocca i vertici della buona visione quando gli spalti sono gremiti con le coreografie dei tifosi di una e dell’altro club che si affrontano. Così non è stato per Catanzaro -Palermo che – ad ogni effetto della geografia del football – può essere citato come il “Derby delle Due Sicilie” o come quello del “Regno di Napoli”. Borboni e storia a parte, la partita si preannunciava interessante per vie della presenza della formazione rosanero che ha rischiato di superare il Modena prima di pareggiare con i canarini nello scorso turno. Il Modena poi dopo aver mantenuto le distanze ha conquistato altri tre punti addomesticando l’Empoli (2 a 1 giocata ieri) ed ora il divario è il seguente: Modena 21 punti e Palermo 16. In mezzo: Cesena e Monza che pure loro hanno aggiunto punti e distanze con altrettante vittorie.

Teoricamente al Palermo – per restare aggregato al gruppo in fuga – spetterebbe il compito di violare il Ceravolo. Aquilani e le sue truppe non sono dello stesso avviso e venderanno cara la pelle (almeno così si spera nelle ore precedenti all’avvio del match). Il Catanzaro lo scorso anno era 16° e alla stessa giornata dell’edizione 2025-26 è sempre 16°. Unica differenza: con Caserta i punti conquistati erano 9 e con il nuovo mister sono 6. 3 in meno. Manca la vittoria che restituirebbe fiducia e galvanizzazione all’ambiente depresso anche perché la classifica – nei bassifondi – almeno al momento in cui la esaminiamo – non ha subito scossoni: potrebbe trasformarsi nel gorgo capace di risucchiare le aspirazioni di un campionato d’alto bordo. Bari – Mantova che si disputerà domani potrebbe rivelare come una spia d’allarme la precarietà del momento di chi staziona tra il 14° e l’ultimo posto.

Arbitra Luca Pairetto, assistenti Miniutti e Niedda, IV ufficiale Totaro. Al VAR Nasca, AVAR Cosso. Sino ad oggi in “B”, Pairetto ha diretto 3 gare: ha fischiato 88 falli, assegnato 4 rigori, mostrato 16 cartellini gialli e 2 rossi (media 6,0 ammonizioni a partita).

Il match si preannuncia eccezionalmente pericoloso per Giallorossi e Rosanero; mister Aquilani del quale i “fuffa-guru” del web ne han sparato più di quanto fosse possibile pensarne al momento ha ottenuto la conferma della fiducia dirigenziale. E allora? Andiamo a vedere cosa è successo oggi a partire dalle ore 19,30 del sabato 25 ottobre 2025.

PRIMO TEMPO – La sfida odierna è la 35esima in B tra Catanzaro e Palermo; 11 volte hanno vinto le Aquile rosanero contro le 10 vittorie di quelle giallorosse; 13 sono i pareggi. il “Catanza” (c’é riuscito oggi al fanalino di coda Spezia di vincere la prima) non ha ancora brindato alla vittoria; i “siculi” vantano ancora lo 0 sulla casella delle sconfitte.

Quando un arbitro decide di essere protagonista ne va a discapito lo spettacolo. Il pur bravo Pairetto, forse per far capire che chi comanda è lui ammonisce prima all’8′ Pierozzi , poi al 15′ Petriccione; in realtà né l’uno e né l’altro commettono fallo poiché i loro interventi sono sul pallone ma lui non ci sta a rivedere le decisioni e fiacca due elementi che potrebbero dare molto allo spettacolo. Del resto una dozzina di falli fischiati nei primi venti minuti sono l’indice di come ha diretto. Successivamente ammonirà anche Pontisso (al 39′ Pontisso) il quale protesta per la sua decisione di fermare un azione dell’indemoniato Cisse che non tocca l’avversario mentre Diakité si lascia cadere come un birillo (ha un carriera come stuntman quando deciderà di chiudere col calcio). Ma veniamo ai fatti salienti. Il Palermo, che non appare brillante (come siamo stati abituati a vederlo) ma è pur sempre una formazione ben allestita e conscia delle sue capacità collettive e individuali, riesce ad avvicinarsi al 13′ e al 22′ e al 34’ all’area piccola difesa da Pigliacelli che sventa due ottime possibilità di andare in gol.

Poi la partita inizia a offrire più chance al Catanzaro. AL 28′ lo Zar Pietro riceve, stoppa e tira con una rapidità impressionante però il pallone finisce a lato di poco. L’occasione migliore si sviluppa al 44′ quando Pontisso lanciatissimo da una pugnalata chirurgica ad alto potenziale cinetico di Iemmello si trova in corsa a galoppare solitario verso la porta di Jordnen. Pontisso avanza e Jordnen in uscita tenta di chiudergli l’orizzonte. Il catanzarese calcia di potenza ma il tiro è radente l’erba e si infrange contro la figura del portierone palermitano. Un gran peccato. Sarebbe bastato scavalcarlo con un pallonetto…

Pairetto assegna tre minuti di recupero (giusti viste le interruzioni per i fumogeni e quelle per i recuperi di chi è finito a ricorrere alle cure sanitarie). E in questo breve spazio temporale avviene quel che non è accaduto per tutti i primi 45 minuti. Prima Iemmello colpisce di testa su corner e anche qui sbaglia di pochi decimetri. Poi è la “Perla nera”, che ha dato parecchio disturbo alla difesa rosanera costretta a triplicare le presenze attorno alla sua figura, a scompigliare l’equilibrio; Cisse riceve a conclusione di una fase flipperistica un quasi assist dello Zar; con freddezza compie qualche passo e scaraventa il pallone al di là dell’esterrefatto Joronen. Finalmente la Capraro può urlare la sua gioia. Il Catanzaro passa in vantaggio. E si va negli spogliatoi col risultato di 1 rete a 0 mentre le Aquile Rosanero si interrogano su chi, come e perché ha commesso l’errore che è costato il gol.

SECONDO TEMPO  Ci si attende una grande reazione del Palermo che non vuole perder contatti con le altre fuggitive del gruppo di testa. Ma il problema è proprio nella difficoltà di ragionare e di produrre occasioni valide per costruire. Inzaghi sbraita dalla panchina. Chiaro che non ci sta a perdere e si gioca le sue carte. Ma i suoi uomini hanno affrontato la gara con un certo nervosismo che li porta sovente a produrre falli inutili e a spezzare il gioco del “Catanza” che non è – almeno ci pare – irresistibile sotto il profilo della continuità eppure punge e può far male. Non ce la sentiamo di parlare di fase di ripartenza in contropiede ma le Aquile giallorosse beccano e come e quando possono si rendono perigliosi. In questi frangenti Pigliacelli si rende prodigioso su un colpo di testa di Pohjanpalo (è il 55′); un minuto dopo poi è la volta dello show iemmelliano. Cisse recupera un pallone e lancia lo Zar che scarta anche Joronen e va in gol ma è un’illusione perché Iemmello era in posizione di fuorigioco. In ogni caso bello a vedersi il movimento dello zar. E si continua a lottare a fasi alterne con un Palermo che crea filtri a centrocampo nel tentativo di riagguantare il pareggio. Pensare che Inzaghi era venuto al Ceravolo per vincere e ora gli tocca subire la prima sconfitta mentre per le Aquile giallorosse si prospetta il volo verso la prima vittoria di lusso, anzi di prestigio. Battere il Palermo non era cosa facile, anzi prima del fischio d’inizio in molti si sarebbero accontentati pure del settimo pareggio. L’ennesimo brodino caldo e invece è arrivato servito un arrosto che profuma di tre punti che rilanciano in qualche modo il percorso del “Catanza”. Questa volta la dea Nike ha strizzato l’occhio benevolo sulla squadra di Aquilani che bersagliato dai tanti infortuni ha saputo disporre la formazione tatticamente in modo ineccepibile servendo “de tacco e de punta” come direbbero nella sua Roma, i “fuffa-guru capisciaturi” del calcio…balilla.

CONCLUSIONI – Ottimo il risultato del “Catanza” che ha domato un Palermo combattivo ma non in vena come nelle altre partite disputate con ottimi risultati. Frena dunque la sua corsa la formazione siciliana che deve rivedere alcuni atteggiamenti mentali e recuperare il gap che ora propone in classifica il Modena quale capolista. A nostro avviso i rosanero hanno dalla parte loro tanta buona qualità e moltissime soluzioni tecniche e già dalla prossima gara potranno ritrovare la strada della vittoria. Vittoria che sta volta è toccata al “Catanza”. Formazione “operaia” con tendenza alla creatività. Il merito è di gente come Antonini, come Brighenti, come Cisse e dell’ormai mitico Iemmello che oggi non ha segnato ma ci è andato vicino parecchie volte e questo significa che sta per entrare in fase di decollo. Arileggerci tra qualche giorno per il turno infrasettimanale!

Giallorossamente vostro,

Riccardo Colao

CATANZARO – PALERM 1 – 0

MARCATORI:  Cisse (47′)

US CATANZARO 1929 (3-5-2): Pigliacelli; Cassandro, Antonini, Di Chiara; Favasuli, Rispoli, Petriccione (45′ Buglio), Pontisso (77′ Alesi), Di Chiara (77′ D’Alessandro); Iemmello, Cisse (84′ Pittarello). All.: Aquilani

PALERMO FC (3-4-2-1): Joronen; Pierozzi (45′ Bereszynski), Peda, Ceccaroni; Diakité, Segre (77′ Gomes), Ranocchia (77′ Corona), Augello (77′ Vasic); Palumbo, Le Douaron (66′ Brunori); Pohjanpalo. All.: Inzaghi

ARBITRO dell’incontro:  Luca Pairetto, assistenti Miniutti e Niedda, IV ufficiale Totaro. Al VAR Nasca, AVAR Cosso.

NOTE: sereno, circa 16 gradi; terreno in erba naturale; SPETTATORI: Totali 8400; 2550 paganti per incasso  46.183; Abbonati 5850 per una quota di 75.562; Incasso complessivo 122.745 euro

AMMONITI: 8′ Pierozzi (Pa), 15′ Petriccione (Cz), 39′ Pontisso (Cz), 50′ Iemmello (Cz)